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Da Woods a Molinari, Us Open è sfida tra big

In California Koepka punta al tris. Paratore al debutto Major

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 11 GIU - I big mondiali si sfidano allo Us Open, terzo major 2019 di golf, arrivato alla 119/a edizione.
    Da Tiger Woods a Francesco Molinari, da Brooks Koepka a Dustin Johnson, con la novità assoluta di Renato Paratore, sul green di Pebble Beach (13-16 giugno) riparte la corsa al trono di Koepka.
    Con l'americano che, in California, difende la leadership mondiale e punta al terzo successo consecutivo nel torneo, per eguagliare il record firmato tra il 1903 e il 1905 dallo scozzese Willie Anderson. Undici anni dopo l'ultimo capolavoro allo US Open, Woods insegue il poker di successi su un percorso, il Pebble Beach Golf Links (par 71) che, nel 2000, ha visto il campione americano distruggere ogni record in un Major. Al primo trionfo in carriera nella competizione, "Big Cat" fu capace di rifilare quindici colpi di distacco ai secondi classificati, Ernie Els e Miguel Angel Jimenez, firmando una delle più grandi imprese nella storia del golf. E ora il californiano vuole riprovarci, per realizzare il poker di successi nella competizione ed emulare il primato di Anderson, Bobby Jones, Ben Hogan e Jack Nicklaus. Grande attesa per "Chicco" Molinari: l'azzurro, tornato numero sei del world ranking, dopo la delusione Masters e il quarantottesimo posto nel PGA Championship, cerca il riscatto.
    Il campione piemontese, proprio come a Bethpage, giocherà i primi due round con Koepka. Al loro fianco pure il norvegese Viktor Hovland. Venticinquesimo nel 2018, il 're' della Ryder Cup di Parigi vuole tornare a stupire nel torneo del Grande Slam più temuto dai big. Che non porta in dote la "Green Jacket", tantomeno la storicità dell'Open Championship, ma rappresenta forse la spedizione più sentita dai campioni, oltre a vantare un montepremi super da 12.500.000 milioni di dollari (prima moneta da 2.250.000). Ma non c'è solo Molinari a tenere alti i colori azzurri: a rappresentare l'Italia ci sarà infatti anche Paratore. Il capitolino, al debutto in un Major, ha staccato il pass per l'America nella Sectional Qualifer (disputatasi nel Surrey, in Inghilterra). E ora potrà giocare una rassegna sempre sognata al fianco dei suoi miti: Molinari e Woods. Che inseguirà anche l'ottantaduesima vittoria sul PGA Tour per eguagliare il recordman Sam Snead. Mentre Phil Mickelson avrà una nuova occasione - la sesta, e forse l'ultima - per realizzare il Grande Slam. Per "Lefty" lo US Open è diventato, negli anni, una maledizione. Il mancino di San Diego vanta il primato di sei secondi posti (1999, 2002, 2004, 2006, 2009, 2013) nella rassegna. Che vede Koepka e Johnson, per i bookmaker, tra i grandi favoriti. Con i due americani che si daranno battaglia anche per il world ranking.
    Sfida pure per la corsa alla FedEx Cup, con in campo venticinque tra i primi trenta classifica, tra questi anche il leader Matt Kuchar. Dopo il trionfo nell'RBC Canadian Open Rory McIlroy è tra i protagonisti più attesi, con lui anche Justin Rose e Justin Thomas. Il sudafricano Els, grazie a un'esenzione speciale, giocherà il suo ventisettesimo US Open consecutivo.
    Mentre saranno centocinquantasei i player in campo, di cui quattordici amateur. Per un torneo giocato e conquistato, per la prima volta, il 4 ottobre 1895 dall'allora ventunenne inglese Horace Williams. Vinto dai grandi campioni del green ma anche da un dilettante, Francis Ouimet che, nel 1913, riuscì forse nella più grande impresa di sempre del torneo. Superando Ted Ray, e il mito Harry Vardon, allo spareggio. Un trionfo da cui è scaturito un film, "Il più bel gioco della mia vita" (2005), che racconta la storia vera di quel giovane capace di sdoganare il golf. Il record di più giovane vincitore del torneo spetta ancora oggi all'americano John McDermott che si impose nel 1911 a 19 anni. Mentre Hale Irwin, nel 1990, a 45 anni e 15 giorni diventò il player più anziano a vincere lo US Open. A Pebble Beach è ormai tutto pronto. I fenomeni mondiali si affrontano in un torneo dal pronostico indecifrabile, per entrare nella leggenda del green.
   

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