(ANSA) - MILANO, 20 DIC - Il presidente dell'Ucimu, l'associazione dei costruttori di macchine utensili, robot e automazione, Massimo Carboniero, è convinto che "industria 4.0 crei maggiore occupazione soprattutto per i giovani". Il piano è solo agli inizi e "deve andare avanti" dando importanza alla formazione per fare un "salto in avanti in tecnologia".
Pmi - Con l'avvento della quarta rivoluzione industriale, in Italia "si sta risvegliando un'imprenditoria che era dormiente", spiega Carboniero, sottolineando che l'Industria 4.0 "è un ripensamento dei processi produttivi e le piccole e medie imprese si stanno mettendo in gioco". Infatti, oggi le aziende stanno "ripensando il proprio processo produttivo, stanno cercando di migliorare le proprie tecnologie, e stanno pensando di assumere nuove persone competenti in questa direzione".
Occupazione - "E' sbagliato pensare che Industria 4.0 comporterà una riduzione dell'occupazione poiché l'automazione, in aziende con produzioni massive, è già in atto da anni. Oggi si ha la possibilità di avere nuove figure professionali perché tutto quello che si fa può essere interconnesso. Siamo convinti che proseguendo su questa strada, aumentino le possibilità di assunzione per i giovani, come dimostra il fatto che nelle nostre aziende non è diminuito il numero dei dipendenti ma è aumentato".
Formazione - "Per non creare disoccupazione bisogna fare un grande sforzo sulla formazione 4.0". Il governo ha fatto un primo passo "inserendo nel pacchetto delle misure a favore del rilancio dell'industria il credito di imposta per la formazione in materia di industria 4.0. Perché per crescere e restare competitivo, continuando a produrre ricchezza e lavoro per i nostri giovani, il manifatturiero ha bisogno non solo di tecnologia ma di competenze adeguate a gestire e guidare i processi di trasformazione in atto".
Elezioni - In vista delle prossime elezioni e di un ipotetico cambio di governo, "speriamo di avere a che fare con persone lungimiranti che hanno esperienza nell'industria come quelle di oggi". "La decisione del governo di prolungare l'operatività dei provvedimenti", rinnovando il piano Impresa 4.0, "è decisamente lungimirante poiché assicura continuità in un momento cruciale per lo sviluppo e l'adeguamento delle nostre imprese agli standard di competitività richiesti dal mercato globale". Comunque, indipendentemente dall'esito delle urne "noi andremo avanti perché l'industria italiana è migliore della politica" e perché il piano Industria 4.0 "è un processo che è partito e deve continuare negli anni".(ANSA).