(ANSA) - MILANO, 12 DIC - Nel 2017 il 16% degli italiani ha utilizzato almeno un servizio fintech (soprattutto mobile payment) e il 56% si relaziona con la propria banca utilizzando pc, tablet e smartphone. Numeri che salgono se si considerano soltanto i Millennials, con il 34% che utilizza i servizi digitali. E' il quadro che emerge dall'Osservatorio Fintech and Digital Finance della School of Management del Politecnico di Milano.
La maggior parte degli istituti di credito però è ancora di tipo tradizionale e gestisce la clientela allo sportello. "La rivoluzione digitale sta investendo il settore finanziario italiano, che nonostante una crescita di consapevolezza dell'impatto delle nuove tecnologie non ha ancora strategie definite per il processo di trasformazione digitale", spiega l'indagine, condotta su oltre 50 banche e 15 gruppi bancari. Nel settore si affacciano nuovi competitor come le società BigTech, con 51 grandi operatori internazionali che oggi offrono 120 soluzioni finanziarie, o come le startup innovative, che sono state capaci di raccogliere finanziamenti per 25 miliardi di dollari nel periodo 2014-2017.
Si diffondono poi nuove tecnologie come blockchain, big data e robo advisor che impongono nuovi servizi agli istituti tradizionali. In particolare, cresce la consapevolezza sulla tecnologia blockchain usata principalmente per pagamenti interbancari e capital market. Anche l'intelligenza artificiale inizia ad essere una realtà tangibile, con almeno 50 chatbot di istituti finanziari e oltre 110 forme di robo advisoring, ma ancora agli albori in Italia. Secondo l'Osservatorio, anche le piccole e medie imprese iniziano a servirsi sempre di più dei canali digitali per interagire con le proprie banche di riferimento, ma anche in questo caso fra gli istituti finanziari prevale un approccio tradizionale. L'offerta di servizi bancari rivolti alle Pmi è ampia e variegata, ma nella quasi totalità dei casi è offline.(ANSA).