Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Legale Carminati, processo stalinista

Legale Carminati, processo stalinista

Penalista, intercettato per 3 anni. Procura ha creato un mostro

ROMA, 19 giugno 2017, 15:27

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Massimo Carminati è stato sotto intercettazione per tre anni, dal 2011 al giorno dell'arresto, dicembre del 2014. La Procura ha criminalizzato la banalità e creato un mostro. C'è stato un approccio stalinista al processo: ti intercetto per quello che sei e non per quello che fai". Lo ha detto Ippolita Naso, difensore dell'ex esponente dei Nar, nel corso del processo a Mafia Capitale. "In uno Stato di diritto e' possibile intercettare una persona per costruire il suo circuito di relazioni? Qui non siamo in assenza di fatti-reato ma di fatti. Bastano le parole di Carminati per mettere su un processo senza che siano stati fatti riscontri. E cosi' intercettazione dopo intercettazione siamo arrivati al 'mondo di mezzo' ("quello in cui tutti si incontrano, tra i vivi che stanno sopra e i morti che stanno sotto", ndr), una chiacchiera da bar elevata a prova per dimostrare che c'era la mafia a Roma", conclude il penalista.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza