"Una bobina di nichel del valore di
38 milioni di euro. Chissà quanto sarà grande ma, soprattutto,
'cosa ce ne facciamo?'. È la domanda spontanea quando, mettendo
mano ai conti disastrati del Comune, ho trovato questa 'follia'
tra le voci in entrata in un Bilancio a dir poco drammatico.
C'era qualcuno che aveva rifilato a Roma Capitale delle bobine
di nichel a garanzia di un credito e c'era chi le aveva
accettate in pegno... Ci sarebbe da ridere se chi ha
amministrato prima non avesse messo davvero nero su bianco per
anni e anni, a partire dal 2011, quei presunti 'incassi'". Così
su Fb la sindaca di Roma Virginia Raggi. "Noi abbiamo capito che
era impossibile vendere il nichel, abbiamo eliminato dal
bilancio quelle entrate fasulle e e abbiamo avviato le azioni
necessarie per il reale recupero di questi 38 milioni - continua
-. Ma la bobina di nichel ha un merito: ci permette di
raccontare una delle tante 'assurdità' sulle quali sono
intervenuta riportando".
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