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Calcio: niente campi a Roma, dopo Ostia protesta Trastevere

Calcio

Calcio: niente campi a Roma, dopo Ostia protesta Trastevere

Non ce ne sono di buoni per la C. Betturri 'club penalizzati'

ROMA, 04 agosto 2020, 14:53

Redazione ANSA

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"Il presidente dell'Ostiamare Luigi Lardone ha perfettamente ragione sulla mancanza di impianti sportivi nella capitale. E' un problema ormai cronico, e che ci penalizza". Anche il dirigente numero uno del Trastevere, Pierluigi Betturri, prende posizione dopo il collega del club del Lido che potrebbe rinunciare alla promozione in serie C tramite ripescaggio (la squadra di Ostia è fra le principali candidate) a causa della mancanza di un impianto omologato per la terza serie, "perché a Roma - ha spiegato giorni fa Lardone - c'è solo l'Olimpico". Anche il Trastevere, che pure dispone di un impianto modello (agibile però fino alla serie D) , in passato ha dovuto rinunciare ai sogni di gloria perché non ci sono stadi a norma nel perimetro urbano di Roma, "e di giocare altrove non se ne parla, anche su questo Lardone ha ragione - dice Betturri -. Faccio un esempio: andare a Frosinone costerebbe 20mila euro a partita, improponibile per un club di serie C".
    Così ora mentre l'Ostiamare cerca di risolvere il rebus, magari rinunciando al ripescaggio, il Trastevere si sta attrezzando, visto che con il ritorno sulla sua panchina dell'ex sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi si punta a un campionato di vertice "quando finalmente decideranno di far ripartire anche il settore dei dilettanti", sottolinea il presidente del club del Rione.
    "C'è una promessa scritta di Roma Tre nei confronti del Trastevere calcio - rivela Betturri - a proposito dello stadio degli Eucalipti, in zona Ostiense. I lavori sono in corso, l'impianto potrebbe arrivare a contenere tremila spettatori e diverrebbe buono, anche per come è strutturato e collocato, per la terza serie. Noi ci contiamo, ripeto che c'è una promessa".
    Nel frattempo, per la serie D, si continuerà nel Trastevere Stadium, che dovrebbe ospitare, "credo per un paio di giornate", anche il Montespaccato, squadra neopromossa che sta ristrutturando il proprio campo in attesa di accogliervi la Nazionale per un allenamento che servirà a festeggiare questa squadra strappata anni fa alla criminalità organizzata. "Ci hanno chiesto di poter giocare da noi, e non ci tiriamo indietro", dice il presidente del Trastevere, che del suo club ha fatto anche un modello di fair play.
   

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