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La stagione della Iuc riparte con Alexander Lonquich

La stagione della Iuc riparte con Alexander Lonquich

Dal 20/10 con molti italiani e la prima di un'opera di Nyman

ROMA, 12 ottobre 2020, 16:34

Redazione ANSA

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La 76/a stagione dell'Istituzione Universitaria dei Concerti riparte il 20 ottobre, per ora con un orizzonte che guarda fino a fine anno, in attesa di confermare anche il calendario 2021. Al momento quindi annuncia solo i 13 appuntamenti previsti fino a dicembre 2020 che, come di consueto, propongono i migliori solisti ed ensemble della musica colta internazionale, Alexander Lonquich, Benedetto Lupo, Alessandro Carbonare, L'Accademia Bizantina, Enrico Dindo, Massimo Quarta, Giuseppe Albanese, Europa Galante, Sergej Krylov, ma anche giovani musicisti già incamminati verso una brillante carriera come Gloria Campaner, Emanuil Ivanov, Philipp Kopachevsky, senza dimenticare la musica contemporanea con la prima romana, il primo dicembre, di The Man who mistook his Wife for a Hat, opera da camera di Michael Nyman.
    Quest'anno, per sopperire alla disponibilità limitata dell'Aula Magna, spesso occupata per l'elezione del nuovo Rettore della Sapienza, la IUC utilizzerà anche altre due importanti venue, il Teatro Italia e il Teatro Palladium.
    "L'emergenza Covid ha imposto paletti estremamente rigidi, ma abbiamo cercato di fare di necessità virtù - commenta Giovanni D'Alò, direttore artistico della IUC -. Troverete qualche artista straniero in meno, soprattutto quelli che provengono da paesi particolarmente attenzionati, e molti più artisti italiani. La cosa ci fa enormemente piacere perché il livello dei nostri musicisti è altissimo e molti di loro sono amici storici della IUC come Massimo Quarta, Pietro De Maria, Enrico Dindo, Alessandro Carbonare, Benedetto Lupo, il Quartetto di Cremona, e anche Alexander Lonquich da anni nostro connazionale d'adozione".
   

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