"Come stai tesoro? Sono tanto in
pensiero per te". Così Giovanni Princi, amico di infanzia di
Luca Sacchi, scriveva ad Anastasiya Kylemnyk, il giorno dopo
l'omicidio del suo fidanzato avvenuto a Roma la notte tra il 23
e il 24 ottobre del 2019. Il messaggio è stato citato oggi in
aula nel corso dell'audizione del maresciallo William Massari,
del Nucleo investigativo dei Carabinieri, nell'ambito del
processo a carico di cinque persone, tra cui la stessa
Anastasiya accusata del tentativo di acquisto di sostanze
stupefacenti. Massari ha periziato i cellulari di imputati,
indagati e dello stesso Sacchi. Al messaggio di Princi (già
condannato in abbreviato a 4 anni per violazione della legge
sulla droga), Anastasiya non rispose. Il consulente della
Procura ha inoltre ricordato che dopo l'omicidio la ragazza
cancellò dal suo cellulare l'applicazione Signal che permette la
cancellazione automatica dei messaggi. Sul punto Massari ha
citato un messaggio inviato alla Kylemnyk da Clementina, la
fidanzata di Princi. "Ti ho scritto prima su Signal" dice e
l'imputato risponde: "l'ho tolto". Nel corso dell'udienza, a
cui erano presenti tutti gli imputati, sono stati letti anche
alcuni messaggi intercorsi tra Luca e la sua fidanzata alcuni
giorni prima del tragico sparo. "Due mesi fa eri diversa, ora
pari matta", scrive il personal trainer. Il teste ha letto i
messaggi della chat di gruppo a cui partecipavano Sacchi,
Anastasiya, Princi e la sua fidanzata. I quattro avevano
intenzione di dividere una casa. Una scelta non condivisa da
Sacchi. Il 6 settembre Sacchi scrive alla ragazza: "Penso alla
nostra situazione. Penso che io e te non siamo come loro. Loro
sono come dire più randagi rispetto a noi. Loro non hanno la
nostra situazione, secondo me. Lavorarci sì, ma viverci insieme
come una piccola famiglia no. Lui è uno spacciatore di discreto
livello e la polizia è il problema minore. Per lui noi siamo
super puliti. E non capisco perché tu vuoi andarci a vivere".
Anastasiya replica : "Lu non è che ero diversa, è che se tu mi
avessi detti di andare a vivere insieme io e te ci andavamo già
due anni fa per me. Da sola dovrei fare la prostituta per
mantenermi".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA