Una testa di età imperiale del dio
Dioniso, una seconda testa dell'imperatore Augusto sempre di
epoca imperiale in età giovanile mai mostrata al pubblico. E poi
oltre 60 frammenti del Fregio d'Armi del Foro di Traiano, che
rappresentano le spoglie belliche dei popoli vinti e quelle dei
vincitori, e un frammento di fregio storico in marmo bianco a
grana fine, inquadrabile cronologicamente tra il I e il II
secolo d.C.: arrivano direttamente dal sottosuolo del primo
tratto di via Alessandrina alcuni incredibili tesori della Roma
antica, rinvenuti nello scavo archeologico appena concluso e
illustrato oggi in diretta streaming alla presenza della sindaca
Virginia Raggi, grazie al quale è tornata alla luce una nuova
porzione dei Fori Imperiali. Con questa opera, curata da Roma
Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza
Capitolina ai Beni Culturali su concessione del Ministero per i
Beni e le Attività Culturali e per il Turismo - Parco
Archeologico del Colosseo e resa possibile grazie al contributo
della Repubblica dell'Azerbaigian (per un importo complessivo di
1.000.000 di euro), finalmente con un unico sguardo si potrà
ammirare la piazza del Foro di Traiano con il complesso
monumentale dei Mercati di Traiano. Gli scavi hanno riguardato
il tratto settentrionale, lungo circa 60 metri e ora rimosso,
della via Alessandrina che collegava l'attuale piazza del Foro
di Traiano a largo Corrado Ricci: i preziosi reperti emersi dopo
il lavoro, adesso in fase di restauro e studio, saranno poi
esposti al Museo dei Fori Imperiali ai Mercati di Traiano.
"Abbiamo un tesoro preziosissimo nascosto sotto i nostri piedi,
continuiamo ad aprire questo scrigno e a mostrare al mondo
frammenti della nostra identità. Roma è patrimonio
dell'umanità", ha detto oggi la sindaca Raggi, "questo lavoro ci
dà speranza, dobbiamo continuare a guardare al futuro con
fiducia: ora siamo in era covid, ma chi lavora in questo settore
deve avere una nuova spinta e deve essere sostenuto".
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