C'è anche Roma fra le 14 città
italiane che partecipano ai progetti approvati nell'ambito del
programma Ue di cooperazione territoriale Urbact.
Roma è capofila della rete 'Rural', di cui fanno parte anche
Coruna (Spagna) e Vilnius (Lituania), che punta alla creazione
di uno strumento per favorire l'inclusione sociale e la
rigenerazione urbana.
Insieme alla capitale, anche Torino, Udine, Napoli, Perugia,
Mantova, Rosignano Marittimo (Livorno), Cesena, Forlì, Isernia,
Siracusa, Capizzi (Messina), Bari e Adelfia (Bari) fanno parte
di una delle 25 'reti di trasferimento' approvate dal Comitato
di controllo di Urbact.
Ogni network è formato da tre città ed è incentrato su un tema
specifico, che va dall'innovazione nel settore pubblico alle
politiche agroalimentari territoriali. Nei prossimi sei mesi le
reti riceveranno finanziamenti per sviluppare buone pratiche e
trasferire conoscenze sia al loro interno che ad altre città,
con l'obiettivo di attirare nuovi partner. Urbact è uno
strumento della politica di coesione europea, cofinanziato dal
Fondo Ue per lo sviluppo regionale (Fesr) e dai 28 Stati membri,
ai quali si aggiungono anche Norvegia e Svizzera.
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