E' partita oggi la risposta di Banca Carige alla Bce, che ha chiesto chiarimenti su governance, crediti deteriorati e aumento di capitale. Nella lettera ci sono chiarimenti solo sui primi due punti, mentre il terzo, la determinazione del fabbisogno di capitale necessario per il rafforzamento della banca e quindi l'entità dell'aumento da varare, è all'ordine del giorno della prossima riunione del cda, fissato per il 3 luglio. Il nuovo ad Paolo Fiorentino sta lavorando per riesaminare il portafoglio crediti deteriorati e la valutazione precedente. I tempi per la cessione degli npl saranno rispettati, ma si stanno valutando le modalità. Si fa strada l'ipotesi della costituzione di una società veicolo, un consorzio partecipato al 51% da investitori istituzionali e operatori del settore e al 49% da Carige, a cui cedere 2,4 miliardi di crediti deteriorati, in modo che la banca possa partecipare anche ai benefici derivanti dal loro recupero.
Carige pensa anche a cedere immobili per ridurre l'aumento di capitale.