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Fondi Lega: perquisiti studi commercialisti a Bergamo

Fondi Lega

Fondi Lega: perquisiti studi commercialisti a Bergamo

Alcune settimane fa la Corte d'Appello di Genova aveva confermato la condanna per truffa allo Stato di Umberto Bossi e Francesco Belsito

GENOVA, 10 dicembre 2018, 17:32

Redazione ANSA

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Francesco Belsito e Umberto Bossi in una foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesco Belsito e Umberto Bossi in una foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Francesco Belsito e Umberto Bossi in una foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

La Guardia di finanza di Genova sta eseguendo perquisizioni e sta acquisendo documenti negli studi di due commercialisti di fiducia della Lega a Bergamo, Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni. Il blitz, coordinato dal procuratore aggiunto Francesco Pinto e dal sostituto Paola Calleri, è scattato nell'ambito dell'inchiesta sul presunto riciclaggio di parte dei 49 milioni frutto della maxitruffa ai danni dello Stato su rimborsi elettorali non dovuti che sarebbe stata compiuta da Umberto Bossi e dall'ex tesoriere Francesco Belsito.

Alcune settimane fa la Corte d'Appello di Genova aveva confermato la condanna per truffa allo Stato di Umberto Bossi e Francesco Belsito, confermando anche la confisca dei 49 milioni per quei rimborsi non dovuti dal 2008 al 2010. Nel settembre scorso il tesoriere Centemero e la Procura di Genova avevano raggiunto un accordo per spalmare il debito con rate da 100 mila euro ogni due mesi. I rimborsi avvengono con i versamenti dei parlamentari su un conto ad hoc.

IL FILONE ROMANO - "Ognuno faccia il suo lavoro. Non c'è nulla da trovare né da cercare. Spero facciano in fretta". Così ha risposto il ministro dell'Interno e vicepremier, Matteo Salvini, arrivando nella sede di Assolombarda, a Milano, ai giornalisti che gli hanno chiesto della notizia dell'indagine a carico del tesoriere della Lega, Giulio Centemero, per finanziamento illecito ai partiti, da parte della Procura di Bergamo. Alcune settimane fa la Corte d'Appello di Genova aveva confermato la condanna per truffa allo Stato di Umberto Bossi e Francesco Belsito, confermando anche la confisca dei 49 milioni per quei rimborsi non dovuti dal 2008 al 2010. Nel settembre scorso il tesoriere Centemero e la Procura di Genova avevano raggiunto un accordo per spalmare il debito con rate da 100 mila euro ogni due mesi. I rimborsi avvengono con i versamenti dei parlamentari su un conto ad hoc.
   

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