"Noi siamo il Genoa, guardiamo negli occhi tutti e affrontiamo tutti a viso aperto, senza paura di niente". Così Rolando Maran alla vigilia del suo primo derby della Lanterna. Una sfida che vede il Genoa sfavorito non tanto per la classifica quanto piuttosto per le conseguenze del Covid che hanno colpito fino a 17 giocatori. "Recuperi? La conta quotidiana viene fatta in maniera scrupolosa per capire chi può essere della gara e cono quale minutaggio".
Nonostante l'assenza del pubblico, la gara è molto sentita.
Il Genoa è stato accolto al Signorini da un grande striscione: "Al vostro fianco con cuore e mente, distruggete le rumente".
"Vivo emozioni forti, da derby, con quella forza che ti viene trasmessa quotidianamente da chi ama questi colori. E' un vero peccato che non ci sia il nostro pubblico. Il derby sarà meno colorato, ma il calore che avverto è molto forte e quando mi capita di essere con la gente capisco cosa significhi il derby per i tifosi. Sappiamo cosa dobbiamo dare loro. Serviranno cuore e testa". La lista degli indisponibili è molto lunga (Cassata, Sturaro, Brlek, Males, Zappacosta, Shomurodov) oltre ai giocatori in dubbio come Pellegrini e Bani. Molti dei disponibili sono reduci da tre settimane di stop forzato per il virus e hanno pochi minuti nelle gambe (Destro, Pjaca, Lerager).
Poche le certezze per il tecnico che in mediana si affiderà a Badelj mentre in attacco il dubbio più grande riguarda chi farà coppia con Pandev. Scamacca, 2 gol in Coppa Italia, si candida per una maglia da titolare.
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