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Porti: Sommariva, S. Stefano Magra può diventare interporto

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Porti: Sommariva, S. Stefano Magra può diventare interporto

Concessione Lsct madre di tutte le questioni

LA SPEZIA, 19 gennaio 2021, 16:07

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Rendere il retroporto di Santo Stefano Magra un interporto. È questo uno degli obiettivi del mandato del nuovo presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale Mario Sommariva, che oggi nella sede della Spezia ha presentato alla stampa alcune delle linee guida che caratterizzeranno la sua amministrazione. Il retroporto di S. Stefano Magra è un'eccellenza, ma "oggi facciamo fatica a descrivere che cosa sia, manca una regia unica, occorre intervenire sulla governance per arrivare a quel salto di qualità organizzativo necessario in un ragionamento di crescita del porto spezzino". Fondamentale l'intermodalità ferroviaria cheò per lo scalo rappresenterà ancor "il punto di forza, i porti devono impegnarsi rispetto a politiche che aiutino la crescita ferroviaria. Oggi Spezia è al 32% di trasporto su ferro ma ogni punto in più è guadagnato in termini di sviluppo e impatto ambientale". La "madre di tutte le questioni" ha aggiunto il presidente, appena giunto da Trieste, è la lunga concessione del terminal Lsct a fronte degli investimenti sulle banchine al momento non ancora partiti. "Se cambia il piano industriale può cambiare la concessione - ha risposto - in un modo o nell'altro, ma è in corso una interlocuzione con il terminalista e sono in corso verifiche". Lsct dovrebbe realizzare l'ampliamento delle banchine, per liberare Calara Paita utile alla realizzazione del nuovo terminal crociere. Per il nuovo molo crocieristico il porto della Spezia vede 30 milioni di euro pronti nel Recovery Fund, risorse che consentiranno anche l'elettrificazione delle banchine. Ma la scadenza cui guarda l'Europa è il 2026, per cui l'Autorità portuale si muove in questo "gioco a incastri" che dipende dalla disponibilità di Calata Paita. Prima della conferenza stampa Sommariva ha avuto un ampio confronto con le associazioni ambientaliste sui temi legati all'impatto porto-città. "Abbiamo definito un metodo di confronto, i punti di riferimento saranno decarbonizzazione e mitigazione" ha spiegato Sommariva, confermando di voler valutare la possibilità di un coinvolgimento del rigassificatore di Panigaglia per il bunkeraggio delle navi da crociera.
   

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