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Ermal Meta, io favorito? Il festival riserva sempre sorprese

Ermal Meta, io favorito? Il festival riserva sempre sorprese

Il cantautore ipoteca la vittoria, "ma tutto può cambiare"

SANREMO, 05 marzo 2021, 19:42

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Ermal Meta ipoteca la vittoria al 71/o festival di Sanremo. Primo per la giuria demoscopica con il brano Un milione di cose da dirti, primo per l'Orchestra che gli ha tributato il giusto omaggio per la cover di Caruso di Lucio Dalla. "Ce l'ho messa tutta e chiedo perdono se il mio napoletano non è stato all'altezza", si scusa Meta, ringraziando l'esecuzione impeccabile da parte dell'orchestra. "Mi sono gasato a sentir suonare così bene".
    "Il primo posto è un risultato straordinario, non me lo aspettavo davvero. Ne sono onorato, felice ma non per questo penso di vincere. Al traguardo finale manca ancora e il festival ci ha abituato a un sacco di cambiamenti e stravolgimenti: sono convinto che non rimarrò ancora al primo posto. Del resto, la classifica mi interessa fino a un certo punto, punto ad arrivare alla gente", sottolinea Meta che su quel palco ha già trionfato: nel 2018 con Fabrizio Moro e il brano Non mi avete fatto niente.
    L'anno prima aveva portato a casa il Premio della Critica Mia Martini per Vietato Morire. "Sono e sarò sempre grato ai giornalisti per quel riconoscimento. E dunque non ho paura del loro giudizio, come quello di chiunque altro che sia scevro da questioni personali: quando ci si mette in gioco, non lo si può fare solo per ciò che si vuole".
    Da stasera oltre alla sala stampa, entra in campo anche il televoto, con i suoi lupi (così si sono chiamati i suoi fan) pronti a lottare a colpi di messaggi inviati. "Sì, immagino che sia così - dice non nascondendo una risata -. Ma sono diverse i motivi che possono portare un artista al primo posto: melodia del brano, attitudine, interazione con i fan".
    Ieri sera alcuni artisti, sia tra quelli in gara che tra gli ospiti, hanno portato all'Ariston la campagna "I diritti sono uno spettacolo", a sostegno dei lavoratori del settore fermi ormai da un anno, esibendo il simbolo di un play e di un pause.
   
   

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