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Tabaccaio che uccise rapinatore nel 2003, solidarietà a Corazzo

'Ha fatto bene, certo che ha fatto bene'. 'Certo, ho subito 9 anni e mezzo di processi, alla fine mi hanno assolto in appello'

Il commerciante che ha sparato 'ha fatto bene, certo che ha fatto bene". Ad affermarlo è Giovanni Petrali, il tabaccaio che nel 2003 sparò contro due rapinatori uccidendone uno e ferendone un altro. Petrali, che abita nel vicino comune di Pantigliate (Milano) è venuto a Rodano a testimoniare la sua "solidarietà" a Rodolfo Corazzo. "Certo, ho subito 9 anni e mezzo di processi - racconta a fotografi e giornalisti radunati davanti alla villa in corso Matteotti, posta sotto sequestro dai carabinieri - ma lo rifarei. Era la terza volta e alla fine cosa dobbiamo fare? Aspettarli con il caffè?". "Quel giorno, il 17 maggio del 2003, io e mia moglie abbiamo rischiato la vita ma non abbiamo aperto la cassaforte. Abbiamo fatto male? Certo, male. Ma abbiamo diritto di difenderci. Certamente se quei due quel giorno fossero andati a lavorare non sarebbe accaduto niente, né a loro né a me".
    Il caso di Giovanni Petrali tenne banco sui giornali per molti giorni, suscitando commenti controversi. "Alla fine mi hanno assolto in Appello", conclude lui con un sorriso amaro.
   

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      Camera di Commercio di Milano
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