Non basta nemmeno l'arrivo del Papa a
sollevare gli inquilini delle case Bianche dalle preoccupazioni
per il degrado del loro condominio, scelto da Francesco come
prima tappa della sua visita lombarda. In giro citofoni
strappati, colonne scrostate, macchie di umidità, muri che si
sgretolano, fili elettrici penzolanti, porte senza serrature.
Francesco aveva chiesto che le case non fossero risistemate per
il suo arrivo, ma qualche intervento è stato fatto: "adesso è
tutto pulito, ma dopo?" si domanda Caterina, che vive da 10 anni
in via Salomone con il marito disabile "che è rimasto bloccato
in casa perché non funzionava l'ascensore". "C'è voluto il Papa
per accorgersi che questo quartiere fa schifo - dice Dylan, 21
anni - mi infastidisce molto che abbiano fatto un sacco di
lavori, cambiato i citofoni, piantato alberi, sistemato gli
ascensori, solo per il suo arrivo, quando sono anni che ci piove
in casa". "Speriamo che l'attenzione su di noi non si spenga
dopo la visita del Papa" conclude un'anziana.
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