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Harper e Musselwhite conquistano Milano

Harper e Musselwhite conquistano Milano

Due ore tra vetriolo, malinconia e soul

MILANO, 24 aprile 2018, 10:54

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Per una sera non è il pop né il rap da classifica a gremire un club milanese, ma la cruda e toccante onestà del blues: è quanto accaduto al Fabrique nella prima di due date di Ben Harper con la leggenda dell'armonica Charlie Musselwhite, in tour con il loro secondo progetto in comune, 'No Mercy in This Land'.
    Alternandosi tra chitarre e lap steel, il californiano tiene la scena senza ingombrarla, lasciando ululare gli assoli d'armonica del collega. La loro alchimia sul palco è solida e si manifesta in una scaletta di due ore ben rodata, che parte con 'When I Go' e 'Movin' On' e prosegue con brani solisti di Musselwhite come 'The Blues Overtook Me'. A seguire, un secondo atto di 40 minuti, con 'When The Levee Breaks' di Memphis Minnie nella versione heavy dei Led Zeppelin e 'Yer Blues' dei Beatles.
    Si tratta di un finale in crescendo, chiuso quasi in gospel: sulle note di 'All That Matters Now', con un sospiro di armonica e pianoforte, Ben Harper si congeda cantando senza microfono.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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