Il Consiglio regionale della
Lombardia ha approvato a maggioranza (44 sì e 28 no) la legge
che istituisce l'Orac, il nuovo organismo unico per i controlli
anticorruzione. Favorevole tutto il centrodestra, contrari il
Pd, secondo cui il nuovo organismo "non sarà indipendente" e il
Movimento 5 Stelle, che parla di "norma da prima Repubblica".
L'Orac prenderà il posto del Comitato dei controlli, Comitato
regionale per la legalità e la trasparenza dei contratti
pubblici e Arac, l'agenzia istituita dalla giunta di Roberto
Maroni, riunendo e ampliando le funzioni dei tre organismi.
L'Orac sarà composto da 11 membri, 9 esterni
all'amministrazione regionale, di cui 2 indicati dalle minoranze
consiliari. In Aula sono stati respinti con 43 voti contrari e
30 favorevoli gli emendamenti proposti dal M5S e dal PD con i
quali si chiedeva di portare da 2 a 4 (su 9) il numero dei
componenti designati dalle minoranze. E' stato invece approvato
l'emendamento presentato da Gianluca Comazzi (Forza Italia) con
il quale si prolunga a 150 giorni (calcolati dalla prima seduta
consiliare della legislatura) il termine entro il quale deve
essere concluso il procedimento di costituzione dell'organismo.
L'assessore regionale al Bilancio Davide Caparini ha
assicurato "l'autonomia e l'indipendenza dell'organismo, a
cominciare dai criteri di nomina". "I componenti, con
professionalità specifiche, saranno infatti suggeriti
dall'esecutivo e sottoposti alla valutazione del Consiglio" ha
spiegato.
In apertura dei lavori il gruppo M5S aveva presentato una
pregiudiziale di incostituzionalità, respinta dall'Aula.
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