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Tlc: Carloni, cantieri banda ultra-larga chiusi entro 2022

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Tlc: Carloni, cantieri banda ultra-larga chiusi entro 2022

Impegno Regione Marche,presentato stato avanzamento progetto Bul

ANCONA, 18 marzo 2021, 13:35

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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   L'impegno della Regione per completare e chiudere entro il 2022 i cantieri per la banda ultra-larga nelle Marche. Così il vice presidente Mirco Carloni che ha presentato stamani, con intervento iniziale del presidente Francesco Acquaroli, lo stato di avanzamento degli interventi per la Bul Marche "Banda ultra larga della regione Marche". Carloni ha parlato di una "inversione di rotta rispetto a un ritardo infrastrutturale digitale inaccettabile: progetti finanziati con fondi 2016 e in ritardo tra 800-850 giorni a cantiere. Da dati sconfortanti si è passati a un'evoluzione e a un avanzamento significativo". Attualmente sono 65 i cantieri completati e 'vendibili' di cui 47 con fibra ottica e gli altri con banda ultra-larga.
    Bul nasce da un accordo di programma tra Mise (ministero dello Sviluppo economico) e Regione Marche. Per attuare il progetto, il Mise ha incaricato la società di scopo (Infratel) che ha proceduto alla gara per progettare, realizzare e gestire per 20 anni l'infrastruttura. Il lotto Marche-Umbria è stato aggiudicato alla società Open Fiber: gli interventi in concessione ammontano a circa 107 milioni di euro a cui si aggiungono opere come società privata in aree metropolitane per un totale di oltre 150 milioni nelle Marche. La Regione cofinanzia l'operazione con 33 milioni di euro su Fondi Fesr e Feasr. Alla presentazione, oltre a Carloni (assessore alla digitalizzazione) e Acquaroli, ha partecipato tra gli altri l'amministratore delegato di Open Fiber Elisabetta Ripa e Roberto Basso, Direttore External Affairs and Sustainability di Windtre. Tra i comuni in cui il servizio Bul è già attivo vi sono Cossignano, Caldarola, Cessapalombo, Ripatransone, Ortezzano e Cupramontana.
    Anche Acquaroli ha sottolineato l'importanza di giocare la partita della digitalizzazione per colmare un gap notevole (alcune zone delle Marche non sono coperte neanche dalla tecnologia già 'superata' Adsl) per essere "capaci di dare servizi e fare sistema, costruendo infrastrutture digitali che consentano di competere con le aree più evolute dell'Europa".
   
   

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