"Con la legge per la
rivitalizzazione e rifunzionalizzazione economica, sociale e
culturale dei piccoli borghi e dei centri storici si avvia un
processo legislativo e amministrativo molto importante per la
promozione e lo sviluppo del turismo diffuso e sostenibile. Ed è
in questo contesto che si colloca anche il festival
'Marchestorie'". Così il presidente della Regione Marche,
Francesco Acquaroli, ha presentato in un incontro stampa la
nuova legge regionale sulla rivalutazione dei piccoli centri
storici. Assieme al governatore, anche gli assessori regionali
alla Cultura Giorgia Latini e alle Attività Produttive Mirco
Carloni che hanno spiegato come "con questa legge la Regione
intenda intervenire proprio per rivitalizzare e valorizzare il
tessuto socio-culturale ed economico-produttivo dei borghi
storici, che tanto caratterizzano la nostra regione e al tempo
stesso per assicurarne la vivibilità, l'attrattività e la
sicurezza". Il festival "Marchestorie" si terrà dal 2 al 19
settembre e sarà una serie di eventi culturali che chiameranno
in causa gli artisti marchigiani "che tanto stanno soffrendo in
questi mesi per via della pandemia", ha sottolineato Latini. Il
vicepresidente Carloni è entrato anche nel dettaglio della legge
che si compone essenzialmente di due punti: il primo dedicato ai
progetti strategici per la valorizzazione dei borghi e
dell'accoglienza diffusa, che sono il "borgo accogliente", dove
si vanno a sostenere interventi integrati di riqualificazione e
valorizzazione del borgo presentati da Comuni e loro
associazioni, a beneficio di recuperi edilizi e di tutte le
attività anche economiche presenti nei borghi; il progetto
"albergo diffuso", sostenuto in quanto struttura ricettiva
turistica imprenditoriale, da insediare, sviluppare e
riqualificare sia nei borghi che nei centri storici, e, infine,
il progetto "residenza diffusa" per il recupero e la
rifunzionalizzazione a fini prevalentemente turistici di nuclei
storici extraurbani e i borghi rurali. L'altro punto, viene
spiegato dalla Regione, è dedicato agli interventi che possono
promuovere sviluppo ed economia nei borghi e negli alberghi
diffusi anche con interventi specifici di settore, destinati
direttamente alle imprese e agli operatori, a beneficio
dell'intero territorio regionale. Questi interventi sono
raggruppati in 5 ambiti tematici principali: informatica e
digitale; attività economiche (produttive, professionali e
servizi, commerciali e artigianali); beni e attività culturali;
politiche attive del lavoro e agricoltura. Su quest'ultimo
settore Carloni si è particolarmente soffermato ricordando
l'istituzione del Distretto unico del biologico, "uno dei punti
forti per l'attrattività turistica è l'enogastronomia". Chi
volesse manifestare il proprio interesse alla legge e ad
accedere così ai fondi a disposizione ha tempo per farlo fino al
prossimo 21 maggio. Per la parte inerente lo sviluppo
prettamente turistico sono al momento a disposizione più di 7
milioni di euro, mentre per gli interventi settoriali "sarà
trovata copertura con le risorse provenienti dalle assegnazioni
dell'Unione europea e dello Stato da iscriversi a carico delle
missioni di riferimento, in particolare con il prossimo ciclo di
programmazione dei fondi strutturali", fa sapere la Regione.
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