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Porto Spezia: Sommariva, scalo e città sempre più unite

06 gennaio, 14:54

(ANSA) - LA SPEZIA, 06 GEN - «Le compagnie continuano a investire su container e crociere, ritengo che tutti gli obiettivi prefissati potranno essere raggiunti»,, crescita di teu, realizzazione della nuova stazione crocieristica. Il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale Mario Sommariva, in una intervista al Secolo XIX guarda avanti con fiducia. «Vado orgoglioso del fatto che abbiamo iniziato a stabilire un nuovo rapporto tra porto e città. In questo primo anno sono state sbloccate questioni ferme da tempo, come il rapporto con Lsct su Calata Paita. Abbiamo affrontato in maniera più organica il tema del lavoro e della formazione, abbiamo reso centrale il tema della sostenibilità ambientale e della transizione energetica con i 10 progetti Green Ports. Si tratta di progetti pluriennali. Ogni anno deve rappresentare una fase di realizzazione. Il Pnrr ci costringe a realizzare tutto secondo termini più precisi. Alla fine del mio mandato mi aspetto di vedere pronto il nuovo molo passeggeri, gran parte del nuovo nodo ferroviario di La Spezia Marittima così come i progetti per la transizione energetica. Ma anche progetti formativi importanti per i lavoratori della Spezia e di Marina di Carrara. E mi aspetto una percezione diversa del porto da parte della città, forse il risultato più importante».

E i posti di lavoro? "Quando parliamo di transizione digitale ed energetica parliamo di processi non neutrali dal punto di vista dell'occupazione e che potrebbero portare segni negativi. C'è bisogno di gestire questi effetti, accompagnando i processi per dare una prospettiva a chi il lavoro ce l'ha già con un intervento più ampio sulla formazione. Attualmente il porto dà lavoro a 1600 addetti diretti, con un indotto di circa 10 mila unità. Mi aspetto un incremento dato dai piani di sviluppo del porto».

Rapporto porto-città, dal punto di vista ambientale - dragaggi e fumi - sono molti i dubbi che vengono espressi. «Lavoreremo per fugarli. Il dragaggio è necessario in relazione agli interventi sul terzo bacino. C'è la definizione di un protocollo concordato con i mitilicoltori. Fumi? Non abbiamo la bacchetta magica, ci vuole tempo per realizzare le opere. Ma 61 milioni per decarbonizzazione e tutela ambientale non erano mai stati investiti. Rispondiamo con i fatti». (ANSA).

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