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Porti: Trieste, messi in strada primi veicoli elettrici

Con fondi europei da Interreg Italia-Croazia 2014-2020

14 gennaio, 09:46

 Sono stati messi in strada al porto di Trieste i primi due nuovi mezzi di servizio ad alimentazione elettrica, consegnati e acquistati con risorse comunitarie. Insieme ai nuovi veicoli di servizio, sono state di recente installate anche le colonnine di ricarica. L'acquisto, ha reso noto il Porto, è stato possibile grazie al progetto "SUSPORT - SUStainable PORTs", finanziato dal Programma di Cooperazione Transfrontaliera Interreg Italia-Croazia 2014-2020.

Il progetto ha l'obiettivo di migliorare la performance ambientale e l'efficienza energetica dei porti adriatici di Italia e Croazia, realizzando azioni pilota sui fronti del rumore, della qualità dell'aria e dell'emissione di CO2. Con un budget totale di oltre 7 milioni di euro, di cui 753.000 per l'Authority giuliana che è anche capofila del progetto, Susport vede coinvolti anche gli scali di Venezia, Ravenna, Ancona, Bari e Porto Nogaro, oltre ai principali porti croati - Fiume, Zara, Spalato, Ploce, Dubrovnik -, nonché Enti di ricerca e Agenzie di promozione di entrambi i Paesi.

L'operazione, ha specificato il Porto di Trieste, rappresenta uno dei tasselli della più ampia strategia di decarbonizzazione dello scalo giuliano. "Abbiamo definito un piano ad hoc, per una maggior vivibilità dello scalo e per favorire la transizione ecologica", sottolinea Zeno D'Agostino, presidente dei porti di Trieste e Monfalcone. "Siamo al lavoro non solo sul rinnovo e la riqualificazione del parco veicolare dell'Ente, ma anche dei mezzi operativi impiegati in banchina," ha aggiunto. (ANSA).

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