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Pesca: progetto per nuovo mercato ittico Siracusa

Spesa oltre tre milioni, sarĂ  aperto fra circa un anno e mezzo

13 dicembre, 15:52
(ANSA) - PALERMO, 13 DIC - Dopo 15 anni di chiusura, riaprirà i battenti il nuovo mercato ittico di Siracusa. Il progetto è stato presentato al Plemmirio. La nuova struttura sarà pronta fra circa un anno e mezzo e costerà 3 milioni 265 mila euro finanziati dalla misura europea destinata ai porti e alle sale per la vendita all'asta. Una struttura di proprietà del Comune di Siracusa che punta a diventare luogo di riferimento per la città. Nel progetto elaborato da un team di giovani architetti si punta alla piena integrazione con il porto grande do Siracusa.

"Oggi i pescatori siracusani pescano il loro pesce e lo mettono in mani estranee e questo prodotto viene venduto in altre aree dell'Isola con i passaggi che riducono reddito per il pescatore e lo azzerano - ha commentato l'assessore regionale alla pesca, Edy Bandiera - Dotiamo questa parte della Sicilia di un importante presidio che si presenta per vendita al dettaglio oltre che all'ingrosso per la fruizione turistica. Siracusa è città di mare e pescatori che abitavano quartiere la Graziella.

Non lasciamo soli gli operatori del mare che rischiano la propria vita".

Il progetto della nuova struttura prevede celle frigo, ma anche sale per la produzione ghiaccio, il servizio veterinario oltre all'enorme sala vendita.

"Un progetto che si è aggiudicato una misura dei fondi legati alla pesca che consente a questa città di dotarsi di una importante infrastruttura che consente di accorciare la filiera.

Usciranno a breve - ha detto l'assessore - i bandi per promuovere l'insediamento di soggetti che vogliono intraprendere questa attività: l'Italia oggi porta 4 miliardi di euro di pesce l'anno. Se riusciamo a creare maggiori occasioni di economia e di pesca creiamo sviluppo e occupazione. I pescatori hanno ragione nel lamentare tante strane limitazioni che l'Unione Europea ha dato al comparto pesca. Dobbiamo mettere mano perché le scelte comunitarie sono state rivolte per la grande pesca, per i grandi gruppi e le lobby del tonni. I nostri pescatori invece non solo non possono pescare il tonno, ma si vedono passare davanti queste grandi navi". (ANSA).

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