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Pesca: Zannier, Fvg guida Distretto Nord Adriatico a Veneto

Emersa l'opportunità di allargare l'adesione alla Regione Marche.

22 maggio, 17:23
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(ANSA) - TRIESTE, 21 MAG - Passaggio di testimone del ruolo di coordinatore del Distretto di pesca del Nord Adriatico oggi dal Fvg al Veneto nel corso di un videoincontro con l'assessore regionale alle risorse agroalimentari e ittiche Stefano Zannier e gli omologhi delle amministrazioni regionali venete e dell'Emilia Romagna.

Oltre al cambio al vertice dell'organismo territoriale, la riunione è servita anche per illustrare una relazione tecnico scientifica del dipartimento di Biomedicina comparata ed alimentazione dell'Università di Padova sullo stato dei lavori e sulle misure di conservazione nell'area Sic-Marino. E' emersa l'opportunità di allargare l'adesione alla Regione Marche.

Tra i diversi temi, anche la situazione dei fondi Feamp, la necessità di sbloccare le risorse destinate al fermo pesca del 2018, l'esigenza di uno snellimento e semplificazione delle procedure per dare ossigeno alle imprese colpite dalla crisi sanitaria.

"Il vero lavoro inizia ora - ha commentato l'assessore Zannier al termine dell'incontro - in quanto c'è da tradurre in pratica le linee di azione condivise come Distretto. Cedo la stecca al collega del Veneto".

L'assessore regionale veneto Giuseppe Pan ha evidenziato il ruolo del Distretto "perché non solo rappresenta tutto il settore della pesca della nostra area davanti alle Istituzioni e nei confronti delle marinerie, ma di fatto può essere concepito come una 'nursery' di tutte le specie ittiche, anche di quelle evolute". Per Pan "è necessario elaborare un progetto strategico unitario e condiviso dalle tre Regioni per dare un segnale forte e che rilanci il settore. La rimodulazione dei fondi Feamp deve garantire il ristoro alle singole imprese che ora si trovano in difficoltà o quelle che intendono programmare degli investimenti".

Infine, l'esponente dell'esecutivo dell'Emilia Romagna Alessio Mammi ha messo in luce il fatto che il settore abbia grandi potenzialità ma esista un enorme divario sull'utilizzo dei fondi Feamp, tra il mondo dell'agricoltura e quello della pesca."Come Distretto - ha aggiunto - dobbiamo ribadire che il fondo da 500 milioni a favore delle filiere in crisi debba tenere conto dei settori più danneggiati, come la pesca". (ANSA).

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