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Avvocato Ue, gli aiuti a Tirrenia 1976-1980 furono illegali

Valgono regole nazionali su prescrizione recupero

13 settembre, 17:09
Avvocato Ue, aiuti a Tirrenia 1976-1980 furono illegali Avvocato Ue, aiuti a Tirrenia 1976-1980 furono illegali

 Gli aiuti di stato di cui beneficiò Tirrenia, e che le consentirono di applicare prezzi eccessivamente bassi tra il 1976 e il 1980, furono illegali. E, anche se i termini di recupero di questi aiuti sono scaduti per la Commissione Ue, a valere sono le norme nazionali sulla proscrizione. Sono gli elementi che evidenzia l'avvocato generale della Corte Ue Nils Wahl nelle sue conclusioni sul caso Traghetti del Mediterraneo, una vicenda complessa, con più aspetti e aperta da decenni. Secondo l'Avvocato generale, le misure a favore di Tirrenia non possono essere qualificate come aiuti di stato esistenti solo in virtù dell'assenza formale di liberalizzazione (stabilita nel 1992, scattò solo nel 1999), nella misura in cui "è pacifico, da un lato, che tali aiuti erano in grado di incidere sugli scambi fra stati membri e, dall'altro, che essi falsavano o minacciavano di falsare la concorrenza". Il fatto che questi aiuti di stato sostenessero imprese in mercati non ancora liberalizzati, quindi, per Wahl non dispensava le autorità statali dal rispetto delle regole sugli aiuti di stato nuovi e che, in quanto tali, l'Italia avrebbe dovuto notificare alla Commissione. Questo, però, non avvenne, di conseguenza, conclude l'avvocato generale Ue, "gli aiuti di cui la Tirrenia ha beneficiato dal 1976 al 1980 erano aiuti di stato illegali". Quanto al loro recupero, previsto dalle norme Ue, si ricorda come il potere della Commissione si prescrive in dieci anni ma, secondo l'Avvocato generale, questo termine non si applica ai giudici nazionali, che restano invece soggetti alle regole nazionali sulla prescrizione. In altri termini, "la limitazione temporale dei poteri della Commissione (dieci anni) non incide sulla possibilità dei giudici nazionali di constatare che un aiuto è stato illegalmente erogato". La sentenza della Corte Ue, che tende a seguire le conclusioni dell'avvocatura ma non ne è vincolata, arriverà nei prossimi mesi. (ANSA).

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