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Fincantieri: Bono, con i francesi saremmo i primi al mondo

Sulle nomine decide l'azionista; Vestager, su Stx non guardo la bandiera

05 marzo, 23:29
Fincantieri: Bono,con francesi saremmo primi al mondo Fincantieri: Bono,con francesi saremmo primi al mondo

 Con la Francia possono esserci "bisticci politici", ma non viene certamente messa in dubbio una collaborazione che Fincantieri considera centrale. L'a.d. Giuseppe Bono, alla vigilia della probabile conferma alla guida del gruppo, spiega alla commissione Difesa del Senato lo stato dell'arte dei fronti aperti oltralpe e incassa le rassicurazioni della commissaria Ue alla Concorrenza Margrethe Vestager, che giura: sulla fusione con Stx "non terremo assolutamente conto della bandiera, della nazionalità delle aziende". L'audizione aveva al centro le prospettive dell'export italiano di materiali per la difesa e la sicurezza, ma dopo una veloce illustrazione delle principali attività aziendali, la discussione si è presto incardinata sul tema Francia, anche alla luce delle recenti tensioni culminate con il richiamo dell'ambasciatore francese da Roma. "Messi insieme alla Francia saremmo sicuramente i primi al mondo", ha rivendicato Bono, riferendosi all'intesa con Naval Group che dovrebbe portare alla costituzione di una joint venture 50/50. "Puntiamo moltissimo - ha spiegato - sul navale, perché è l'unico settore nel quale siamo richiesti, ci considerano e siamo bravi". Su questa partita, ha puntualizzato, il governo è d'accordo: "I bisticci politici - ha infatti spiegato - non c'entrano niente, in questo governo ho trovato una linea di continuità con altri governi: non mi risulta che abbiamo dichiarato guerra alla Francia e nessuno mi ha detto di fermarmi". Tra l'altro, ha avvertito, "con la Brexit il peso della Francia aumenta in Europa" quindi non è il caso di complicare la situazione. L'altro grande dossier riguarda l'acquisizione dei cantieri Stx, su cui deve pronunciarsi la commissione europea: "E' un'operazione - ha spiegato Vestager nel corso di un'audizione parlamentare - che porterebbe a un operatore di primissima dimensione", ma "noi non terremo conto della bandiera, della nazionalità delle aziende". Sullo sfondo, infine, il tema nomine su cui deve pronunciarsi Cdp: "Decide l'azionista", ha sottolineato Bono, aggiungendo con un sorriso: "Io ho solo un piccolo diritto, accettare o no".(ANSA).

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