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Coronavirus:analisi,Pil calerà del 4,7% in Europa Centro-Est

Economia tedesca a -5,4% in scenario più negativo

30 marzo, 15:37
(di Stefano Giantin) (ANSA) - BELGRADO, 30 MAR - Tutte le principali economie dell'Europa centrale e orientale entreranno in recessione quest'anno a causa della pandemia di coronavirus. Lo segnala una nuova analisi pubblicata oggi da Erste Group Research.

L'impatto meno grave della pandemia sulle economie locali è previsto in Serbia (-2,3% nel 2020), mentre le economie di Polonia e Ungheria dovrebbero subire una contrazione di circa il 4%, quelle di Romania e Slovacchia del 5% circa. La crescita del Pil in Repubblica Ceca e in Slovenia è destinata a scendere del 6,7%, mentre l'economia croata entrerà in flessione addirittura del 7,5%, ha previsto Erste. In media, la crescita nella regione diminuirà del 4,7% quest'anno.

"L'attuale shock è di ampia portata, con ricadute su tutti i settori" produttivi, hanno sottolineato gli analisti di Erste.

"La chiusura del settore dei servizi per almeno un mese e mezzo" stopperà inoltre "la crescita dei consumi in categorie come ristoranti, hotel e cultura", con contraccolpi ancora più importanti in Paesi orientati al turismo, in particolare Croazia e Slovenia, che "dovranno affrontare una grave recessione".

Secondo il rapporto, "la perdita di reddito derivante da licenziamenti e minori compensazioni da programmi di sostegno governativi rispetto ai salari regolari probabilmente limiterà la spesa delle famiglie in beni durevoli e abbigliamento" per tutto il 2020. Inoltre, la disoccupazione aumenterà in modo significativo, erodendo la fiducia dei consumatori, mentre sono immaginabili anche problemi nelle catene di approvvigionamento, che avranno effetti severi sulla crescita delle esportazioni.

"Il tipo di ripresa (con forma a V, U o L) dipenderà non solo dal contenimento del virus" nei vari Paesi dell'area, "ma anche dalle misure nazionali e globali a protezione delle strutture commerciali e dei mercati del lavoro, per ripristinare la domanda sia interna sia estera a seguito della pandemia", ha previsto Erste Group Research.

L'impatto sarà negativo nella regione anche a causa dell'intrecciarsi delle economie locali con quella tedesca, la più importante del Vecchio continente, con un forte calo della domanda estera che lascerà un segno sulle piccole economie più aperte, come quelle di Repubblica Ceca, Ungheria e Slovacchia.

Secondo proiezioni odierne rese pubbliche dal Sachverständigenrat zur Begutachtung der gesamtwirtschaftlichen Entwicklung (Consiglio di esperti economici della Germania), un gruppo che analizza e valute le politiche economiche di Berlino dal 1963, l'economia tedesca potrebbe quest'anno subire una contrazione tra il 2,8 e il 5,4 per cento, a seconda degli scenari più o meno negativi generati dalla pandemia. Tuttavia, "l'incertezza sugli sviluppi futuri a causa della situazione eccezionale è enorme", ha ammesso il gruppo di esperti. Il comitato ha comunque previsto una forte ripresa nel 2021 dell'economia tedesca, hanno segnalato oggi i media di Berlino.

(ANSA).

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