(ANSA) - BELGRADO, 09 LUG - A Belgrado gli scontri tra
polizia e manifestanti antigovernativi si sono protratti fino
verso mezzanotte, poi si sono notevolmente diradati, con le
forze dell'ordine che hanno assunto il controllo dei punti
sensibili del centro della capitale teatro dei disordini e delle
violenze andate avanti ieri sera per circa quattro ore. A lungo
gli agenti in assetto antisommossa e alcune migliaia di
manifestanti violenti si sono affrontati in una vera e propria
guerriglia urbana, gli uni lanciando sassi, bottiglie e fumogeni
e dando fuoco a cassonetti e altri contenitori, gli altri
rispondendo con manganelli e gas lacrimogeni. Come avvenuto la
notte scorsa, una vasta zona del centro di Belgrado è stata
trasformata in un campo di battaglia. E appare più che evidente
come alla base della protesta vi siano motivazioni politiche e
di ostilità al governo e al presidente Vucic, piuttosto che la
sola insoddisfazione per le annunciate nuove restrizioni
anti-Covid. In tarda serata il ministro dell'interno Nebojsa
Stefanovic ha stigmatizzato i nuovi disordini nella capitale,
affermando che in Serbia a nessuno sarà consentito di prendere
il potere con la forza e la violenza, senza partecipare alle
elezioni nel rispetto delle regole democratiche. "E' chiaro che
non si tratta del coronavirus o delle misure restrittive prese
per l'epidemia, ma solo ed esclusivamente di violenza pura e
gratuita", ha detto Stefanovic in una conferenza stampa.
Chiunque può protestare e manifestare pacificamente, ma chi esce
per strada solo per atti di violenza verrà perseguito e ne
risponderà nei termini di legge - ha affermato il ministro,
secondo il quale negli scontri della serata sono rimasti feriti
altri 10 poliziotti. (ANSA).
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