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25/mo Srebrenica: cerimonie al cimitero di Potocari

Sepoltura ultime vittime identificate. Misure anti-covid

11 luglio, 18:35

(ANSA) - SARAJEVO, 11 LUG - In Bosnia-Erzegovina alcune centinaia di persone stanno raggiungendo il Cimitero Memoriale di Potocari, alle porte di Srebrenica, per commemorare le oltre ottomila vittime del genocidio compiuto 25 anni fa dalle truppe serbo-bosniache guidate dal generale Ratko Mladic. La commemorazione quest'anno si svolge nel rispetto delle misure restrittive e di sicurezza imposte per la pandemia del covid-19.

Oltre ai familiari delle nove vittime i cui resti verranno tumulati oggi, è ammesso un numero limitato di persone per evitare il contagio. Si tratta delle vittime del massacro i cui resti sono stati identificati negli ultimi 12 mesi. Alle cerimonie parteciperanno alcune autorità bosniache ed i rappresentanti del corpo diplomatico, mentre le personalità che dovevano essere oggi a Srebrenica hanno inviato messaggi video.

Al rito funebre di sepoltura delle nove vittime, le cui spoglie sono state ritrovate in una delle 70 fosse comuni, presenzieranno solo i familiari. La vittima più giovane tra quelle che verranno inumate oggi era Salko Ibisevic che nel 1995 aveva 23 anni, mentre il più anziano è il settantenne Hasan Pezic. (ANSA).

 

Srebrenica: Varhelyi, genocidio ferita aperta nel cuore Ue

"Il genocidio di Srebrenica resta una ferita aperta nel cuore dell'Europa. Non abbiamo dimenticato ciò che è accaduto e la nostra responsabilità di non aver potuto prevenire e fermare il genocidio". Lo ha detto il commissario Ue per l'Allargamento, Oliver Varhelyi, parlando davanti all'Europarlamento in occasione del 25/mo anniversario del genocidio.
"A Srebrenica l'Europa ha fallito e oggi ci confrontiamo con la nostra vergogna. Il genocidio continua a perseguitarci" e "a ricordarci la nostra responsabilità condivisa affinché non si ripeta. È quindi nostro dovere ricordare Srebrenica per sempre", ha sottolineato il commissario.
"Riconoscere il nostro passato ci aiuterà ad andare avanti", ha aggiunto Varhelyi, assicurando che "l'Ue continuerà a sostenere la Bosnia-Erzegovina" e l'intera regione dei "Balcani occidentali" nel "loro cammino europeo". "Senza riconciliazione - ha proseguito -, non vi saranno pace, stabilità e prosperità. Ecco perché invito i Balcani occidentali a lavorare in questa direzione, a guarire le ferite del passato e a mantenere gli impegni per un'Europa comune".

 

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