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Musica: successo concerti Orchestra Sinfonica Giovani

A Trento, Bassano, Roma. Voce narrante Paolo Rumiz

06 agosto, 13:12
(ANSA) - BELGRADO, 6 AGO - L'Orchestra Sinfonica dei Giovani Musicisti europei/ESYO diretta da Igor Coretti-Kuret, con Paolo Rumiz voce narrante, ha suonato a Trento, a Bassano del Grappa e a Roma. Nell'ambito del progetto "Contrada larga. Musica sotto le stelle", l'Assessorato alla Cultura della Città di Trento e il Centro Culturale Santa Chiara hanno organizzato, nella serata di martedì 1 agosto scorso, nel suggestivo Cortile Crispi- Bomporti, un concerto dell'Orchestra Sinfonica dei Giovani Musicisti Europei/ European Spirit of Youth Orchestra/ ESYO, diretta dal M Igor Coretti-Kuret, introdotto e intervallato dalla voce narrante dello scrittore e giornalista Paolo Rumiz.

Dopo una tappa a Bassano del Grappa, nell'ambito di OperaEstateFestival, il concerto si è tenuto l'altra sera a Roma, al Vittoriano, sulla Terrazza del Bollettino, nell'ambito degli Appuntamenti d'Arte e Musica dell'estate romana, con grande partecipazione di pubblico.

L'Orchestra Sinfonica dei Giovani Musicisti Europei è nata a Trieste nel 1998, su iniziativa del M Coretti-Kuret, con il sostegno morale del celebre violinista Yehudi Menuhin e quello logistico e organizzativo dell'Associazione Culturale "Scuola per Giovani Musicisti" di Trieste e della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Per il M Coretti-Kuret, l'Orchestra è il risultato di un'intensa attività musicale e didattica, svolta in Italia e in altri Paesi d'Europa, seguendo un percorso di conoscenza e di formazione musicale, di dialogo interculturale, di integrazione sociale ed artistica dei giovani musicisti europei, imperniato attorno all'idea d'Europa unita e allo "spirito europeo della gioventù".

Il debutto "oltre frontiera" dell'Orchestra Sinfonica dei Giovani Musicisti Europei/ ESYO, è avvenuto nel 2013, con partenza da Trieste, per una tournée di sette concerti, nella vicina regione danubiana e dei Balcani occidentali (Slovenia, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Serbia), coordinata dall'Istituto Italiano di Cultura in Belgrado e dalla sua direttrice Sira Miori, a sostegno di un progetto culturale italiano ed europeo, avente come obiettivo la formazione dei cittadini europei di domani e la promozione del dialogo interculturale attraverso la musica, il cui linguaggio non ha confini. Con un programma di musiche di Verdi e Wagner - i due musicisti europei di cui ricorreva, nel 2013, il bicentenario della nascita - il progetto aveva ottenuto il patrocinio del Presidente del Parlamento europeo e il sostegno della Commissione europea, oltre alla partecipazione attiva di numerose istituzioni politiche e culturali di Paesi, come la Serbia e la Bosnia-Erzegovina, che iniziavano allora il loro lungo percorso verso l'Unione europea.

I concerti conclusivi del tour, realizzati nella Sinagoga di Novi Sad (designata Capitale europea della Cultura 2021) e nella prestigiosa Hall della Fondazione Kolarac di Belgrado, sono stati trasmessi in diretta dalla Radio e Televisione Serba RTS Due e RTS Digital, con diffusione nell'intera regione geografica dei Balcani occidentali e danubiana.

L'Orchestra ESYO è formata da 85 giovanissimi musicisti, di età compresa tra gli 11 e i 18 anni. Sono brillanti allievi dei Conservatori e delle Scuole di Musica d'Europa, provenienti da Italia (Paese in cui l'Orchestra ha sede, nella città di Trieste), Austria, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Repubblica Ceca, Croazia, Estonia, Macedonia, Moldavia, Montenegro, Polonia, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Ucraina, Ungheria e (novità di quest'anno) Libano. E' un'Orchestra che ogni anno si rinnova con giovani musicisti.

Le novità di quest'anno sono il superamento della maggioranza da parte delle ragazze, che dominano decisamente negli archi e nei fiati, e l'allargamento a musicisti provenienti, a diverso titolo, dal vicino Medio Oriente. I musicisti vengono scelti attraverso una rigorosa selezione nei loro Paesi d'origine, per poi formare, a Trieste, la "loro" Orchestra, che il violinista Uto Ughi ha definito una "straordinaria realtà, senza eguali nel panorama delle orchestre giovanili, in termini di qualità, maturità artistica, professionalità e capacità di esecuzione" sulla base di un percorso culturale e didattico e di un "progetto musicale formativo, di alto contenuto artistico (...)".

Pur provenendo da Scuole e Paesi diversi, i giovani musicisti sono uniti, anche quest'anno, attorno ad un nuovo progetto comune sul tema: "Tamburi di pace sulle vie d'Europa. Appia e le altre". E' stato formulato da due italiani di frontiera, Paolo Rumiz e Igor Coretti-Kuret, che hanno ideato e realizzato, per il tour 2017 dell'Orchestra giovanile, una sorta di simbiosi tra musica sinfonica e narrativa, che si uniscono e si intrecciano per quasi due ore, con l'obiettivo di promuovere i valori universali della pace, della libertà, della democrazia, della fratellanza, del rispetto dei diritti umani, del dialogo tra le culture dei popoli e dei cittadini, al di sopra di muri e frontiere e dell'orrore delle guerre.

L'Orchestra Sinfonica dei Giovani Musicisti Europei/ ESYO è un'orchestra per l'Europa di domani, per "promuovere e cantare (..) una patria comune troppo male amata", dice Paolo Rumiz, attraverso "un viaggio in musica e parole, dedicato ad un universo unico, fatto di popoli, lingue, fiumi, mari, montagne".

E' una dimostrazione e "un modo per ribadire che l'Unione europea va costruita giorno dopo giorno", ma anche un monito "per ricordare la sua origine e il suo destino mediterraneo, come testimoniano i musicisti reclutati quest'anno, per la prima volta, nelle aree di guerra del Medio Oriente".

La voce narrante di Paolo Rumiz, scrittore e editorialista di Repubblica, già inviato nell'area balcanica e danubiana negli anni difficili della guerra jugoslava e poi ad Islambad e Kabul per documentare l'invasione dell'Afghanistan, introduce e lega sapientemente le esecuzioni musicali. (ANSA).

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