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A Praga una folla oceanica contro il premier, 'dimettiti'

La piĆ¹ grande manifestazione dalla caduta del comunismo

24 giugno, 10:29
(ANSA) - ROMA - Praga scende in piazza contro il premier ceco Andrej Babis e per difendere l'indipendenza della giustizia.

Almeno 250 mila persone, secondo gli organizzatori, hanno sfilato domenica per le strade della capitale della Repubblica ceca, in quella che sembra essere la più grande manifestazione dai tempi della Rivoluzione di velluto che nel 1989 portò alla caduta del regime comunista cecoslovacco.

"Non stiamo facendo la rivoluzione, ma vogliamo riallacciarci al messaggio e ai valori dell'89", ha detto non a caso Benjamin Roll, vicepresidente dell'ong 'Milioni - momenti per la democrazia', organizzatrice delle proteste. "Siamo venuti per difendere la democrazia, per esprimere il nostro dissenso nei confronti dell'establishment e tutta la nostra preoccupazione per il futuro", ha spiegato. I dimostranti hanno sfilato con le bandiere dell'Ue e della Repubblica ceca e con striscioni contro Babis, sospettato di frode sui fondi europei, e contro il presidente Milos Zeman. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la recente sostituzione del ministro della Giustizia con un politico vicino a Zeman, il giorno dopo che la polizia aveva chiesto l'incriminazione di Babis e di altre persone nel caso di frode su fondi europei. Babis è accusato anche di conflitto di interessi ed è nel mirino per il suo passato di agente della polizia comunista. Ma nonostante le manifestazioni di protesta (la prima si tenne il 29 aprile), il premier non intende cedere, forte anche di quel 30% ottenuto dal suo partito populista Ano (Azione del cittadino scontento) alle elezioni europee di maggio. "Oggi - ha commentato domenica Babis su Twitter - c'è stato un flusso multicolore di gente che parlava di indipendenza della giustizia e che voleva mandare me in prigione e il nostro presidente Zeman nella tomba. Incredibile. Ma anche queste sono le opinioni che si possono sentire in democrazia". Il prossimo mercoledì intanto cinque partiti di opposizione di centrodestra tenteranno di sfiduciare il governo di minoranza di Babis, formato da Ano e dai democratici sociali (Cssd), e sostenuto in Parlamento dai comunisti (Kscm). La mozione di sfiducia rappresenterà tuttavia un passo simbolico, visto che i cinque partiti non hanno la maggioranza necessaria di 101 voti (su 200 in tutto) per far cadere il governo. (ANSA).

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