(ANSA) - ROMA, 18 NOV - In nome di quella trasparenza tante
volte invocata da Papa Francesco per la Chiesa, arriva un
libro-inchiesta sugli abusi nei conventi: abusi di potere, di
coscienza o sessuali all'interno di ordini, monasteri e
istituti, che portano donne e ragazze a spegnere il fuoco della
vocazione e abbandonare il percorso religioso intrapreso, anche
dopo anni.
Sono loro stesse, suore o ex suore, che stanno per lasciare o
hanno già lasciato quella che per anni è stata la loro "casa", a
raccontare - nel libro "Il velo del silenzio" di Salvatore
Cernuzio - ciò che hanno subito: mobbing, ricatti,
manipolazioni, discriminazioni in base alla nazionalità,
violazione del foro interno (cioè dei segreti della propria
coscienza), problemi di salute sottovalutati o usati come
pretesto per l'emarginazione.
Il volume raccoglie, in forma assolutamente anonima, le
testimonianze di donne di tutto il mondo e di diverse età che,
dopo anni di silenzio, per paura o perché sotto forte pressione
psicologica, hanno deciso di far sentire la loro voce, in modo
da poter aiutare chi ancora non ha il coraggio di reagire. Un
"velo", come quello tolto dal proprio capo, che ora cade per
rivelare storie altrimenti nascoste. Il volume, firmato dal
giornalista di Vatican News, offre anche degli spunti sui
percorsi di "rinascita", quindi sugli strumenti del Diritto
canonico o della psicoterapia in supporto e a tutela delle
consacrate, oppure sulle iniziative all'interno della Chiesa che
aiutano queste donne a riprendere la vita in mano e ad andare
avanti, a volte anche ricominciando il cammino religioso.
"Siamo tutti chiamati a prendere coscienza - sottolinea nella
prefazione suor Nathalie Becquart, Sottosegretario della
Segreteria generale del Sinodo dei vescovi - di queste pratiche
erronee di obbedienza e di esercizio dell'autorità nella Chiesa,
che purtroppo sono sorte sia nelle parrocchie che nelle vecchie
e nuove comunità di vita consacrata o associazioni laicali.
Dobbiamo ascoltare la forte chiamata di Papa Francesco alla
conversione pastorale, che ci richiede di abbandonare il modello
clericale della Chiesa e di entrare in una visione di Chiesa
sinodale, che implica l'ascolto e la partecipazione di tutti e
l'assunzione di responsabilità congiunte".
"Nei monasteri femminili c'è a mio parere - sottolinea in
un'intervista contenuta nel libro il prof. Tonino Cantelmo,
psichiatra - troppa sofferenza non raccontata, troppo dirigismo
e un isolamento non sempre sano". (ANSA).