"Ho sempre visto la struttura del Salus Infirmorum dall'esterno e oggi prendo visione della sua accoglienza verso i fratelli più bisognosi". Sono state le prime parole che monsignor Antoine Herouard, vescovo ausiliare di Lille e nominato recentemente da papa Francesco delegato apostolico del Santuario di Lourdes, ha pronunciato entrando ieri sera nella struttura unitalsiana a Lourdes. Con lui anche monsignor Olivier Ribadeu, nuovo rettore del Santuario. Ad accoglierli mons. Pierantonio Tremolada, vescovo di Brescia, Rocco Palese, vice presidente nazionale Unitalsi, mons. Giovanni Frigerio, assistente Unitalsi Lourdes, Emanuele Boero, direttore delle strutture Unitalsi Lourdes. Nella hall Herouard e Ribadeau sono stati salutati anche dalla presidenza regionale lombarda composta da Vittore De Carli, Graziella Moschino e dai presidenti delle sottosezioni presenti al pellegrinaggio. La sezione lombarda ha donato come segno augurante per la nuova missione pastorale, l'opera in seta raffigurante la Madonna di Lourdes datata 1958 e realizzata con 36 fili di seta diversa.
La visita guidata e coordinata da Emanuele Boero ha ripercorso la storia del Salus, a cominciare dall'acquisto di questa struttura negli anni '70, dopo che la famiglia proprietaria al ritorno da un pellegrinaggio in Terra Santa aveva desiderato che essa diventasse una casa per accogliere i sofferenti. In segreteria viene ancora conservata una pietra di quel viaggio nel quale si evince Ex Tumuli lafidibus Lazzari.
Particolare attenzione ha richiamato la visita alla Cappella posta al sesto piano con il suo tabernacolo a forma di mondo e i tre angeli che l'abbracciano. Molti, visitandola, rimangono colpiti da quel Crocifisso che richiama la pesca miracolosa.
Durante la spiegazione a mons. Antoine su quando fu realizzata la struttura, i suoi occhi si sono illuminati alla pronuncia della parola di mons. Alessandro Plotti che fu ultimo presidente ecclesiastico dell'associazione. Herouard ha ricordi personali costruiti nel tempo con mons. Plotti e ha detto: "Tanti anni fa una sua parrocchia di Parigi si gemellò con la parrocchia di Altopascio in Toscana appartenente alla diocesi di Pisa di cui mons. Plotti era vescovo. Ogni anno c'era uno scambio culturale con queste parrocchie". In uno di questi viaggi fu ricevuto, lui ancora sacerdote, da mons. Plotti che lo ospitò nel vescovado dell'arcidiocesi di Pisa.
Da lì nacque un'amicizia che vide l'attuale delegato apostolico essere più volte ospite di mons. Plotti nella casa paterna di Moltrasio sul lago di Como dove da qualche settimana la salma del vescovo riposa nella chiesa parrocchiale. La sua visita non poteva terminare senza una benedizione ai malati presenti in refettorio. A loro ha portato il suo conforto e la sua benedizione salutandoli personalmente a uno a uno nei tavoli dove stavano cenando. Si è congedato con un "grazie Unitalsi, verrò ancora a trovarvi". Nel congedarsi, a ricordo della serata, il vicepresidente Palese ha consegnato ai due ospiti sculture raffiguranti Bernadette realizzate da presidenza nazionale in occasione del recente pellegrinaggio a Lourdes.