(ANSA) - ROMA, 01 APR - Gli attacchi dell'Isis in Mozambico
dei giorni scorsi, nella città di Palma, nel nord della
provincia di Cabo Delgado, sono stati brutali. Lo riferisce
Aiuto alla Chiesa che Soffre che ha visionato un video girato
subito dopo la strage: "le immagini mostrano un massacro senza
precedenti, persone decapitate e corpi mutilati". Ulrich Kny,
project manager per il Mozambico della fondazione pontificia ,
racconta che "le immagini viste sono scioccanti. Non possiamo
neanche condividerle perché feriscono la dignità umana con la
loro brutalità. I terroristi sembrano intenzionati a causare il
danno più elevato e a seminare il massimo terrore nella loro
frenesia distruttiva. Ci chiediamo quanti altri morti dovranno
esserci prima che il mondo faccia qualcosa per porre fine a
questa violenza. Queste vite sembrano non contare".
Non si tratta, tra l'altro, di episodi contingenti e isolati,
per quanto gravissimi. La regione di Cabo Delgado è stata teatro
di attacchi da parte di gruppi armati alleati con il sedicente
Stato Islamico sin dall'ottobre 2017. Acs ha garantito un
contributo iniziale di emergenza di 160.000 euro. A ciò si
aggiunge il sostegno ai sacerdoti e alle religiose della
regione, e altri progetti relativi ai bisogni più urgenti della
Chiesa. Questo tuttavia non è più sufficiente. "Dobbiamo
incrementare il sostegno finanziario e le preghiere per la
Chiesa nel Nord Mozambico. In vista del previsto consistente
incremento dell'afflusso di rifugiati, la diocesi di Pemba e
quelle limitrofe, già completamente sopraffatte dal disastro
umanitario, non saranno in grado di accrescere la loro attività
senza un aiuto esterno", conclude il Project Manager di Acs
Internazionale. (ANSA).