Un coro monastico, realizzato a
Torino a metà Settecento e sparito nel nulla per due secoli, è
ritornato a Venaria e sarà esposto alla Reggia dal 17 marzo,
nell'ambito della mostra 'Genio e maestria'. Il suo recupero è
stato realizzato dal Centro La Venaria, dove è arrivato
dall'Irlanda l'11 ottobre, 200 elementi in 82 casse. Per quattro
mesi undici persone hanno lavorato per ripulirlo e restaurarlo.
Il coro intarsiato, realizzato dall'ebanista Luigi Prinotto
con lo scultore Giuseppe Marocco e il minusiere Giacomo Filippo
Degiovanni, è composto da 28 stalli disposti a U su 6,5 metri di
altezza e 9 di profondità. La superficie è ricoperta da un
intarsio in legni vari su un fondale di acero color oro, con 30
angioletti e 28 anfore intagliate.
E' stato ritrovato nel 1840 a Nizza e acquistato da un
antiquario di Roma, Fabrizio Apolloni. Per vent'anni è stato
dimenticato in un deposito londinese, fino a quando il figlio
Marco Fabio Apolloni non ha deciso di riportarlo in Italia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA