Torino celebra Riccardo Gualino,
collezionista, imprenditore biellese, mecenate tra i più
importanti del '900 con una mostra, dal 7 giugno al 3 novembre,
nelle Sale Chiablese dei Musei Reali, grazie alla collaborazione
con Banca d'Italia e l'Archivio Centrale dello Stato.
Con 320 opere tra cui capolavori di Botticelli, Duccio da
Boninsegna, Veronese, Manet, Monet, Casorati, oltre a preziose
opere di arte cinese, la mostra, curata da Anna Maria Bava e
Giorgina Bertolino, e frutto di un lavoro di ricerca e archivio
durata due anni, è un viaggio nella vita di Gualino e di sua
moglie Cesarina Gurgo Salice, dagli anni di grande successo
economico al crack nel 1930, all'esilio ordinatogli da Mussolini
e poi al rientro a Roma. Per la Banca d'Italia, che ha messo a
disposizione 41 opere delle circa 120 di Gualino rilevate nel
1939 dal crack, la mostra rappresenta un importante passo del
suo progetto di rendere fruibile la grande collezione. Presenti
all'inaugurazione anche i pronipoti di Gualino.
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