Con l'intervento dell'avvocato
Fabio De Matteis, legale dell'assessore comunale Sergio Rolando,
è ripreso oggi in tribunale a Torino il processo per il caso
Ream. Oltre a Rolando sono chiamati in causa la sindaca, Chiara
Appendino, e l'ex capo di gabinetto Paolo Giordana. Il pm Marco
Gianoglio, lo scorso 6 febbraio, aveva chiesto per Appendino e
Rolando un anno e due mesi di reclusione, per Giordana un anno.
Il processo si riferisce a un debito di cinque milioni di euro
verso la società Ream che secondo i magistrati il Comune doveva
onorare nel 2017 ma che invece versò nel 2018. La scelta di
posticipare il pagamento, secondo le difese, fu presa nel
rispetto delle norme e dell'interesse pubblico.
Oggi sono cominciate anche le arringhe degli avvocati di
Giordana, Maria Turco e Luigi Chiappero, che proseguiranno il 28
febbraio. A Giordana è contestata, tra l'altro, la genuinità
delle affermazioni contenute in un'email inviata all'allora
direttore finanziario Anna Tornoni il 22 novembre 2016: "Al
momento, il debito con Ream lo escluderei dal ragionamento in
quanto, con tale soggetto, sono aperti altri tavoli di
confronto". Tornoni, secondo il pm, fu "indotta in errore". "Ma
dai documenti - hanno replicato le difese - emerge chiaramente
che con Ream erano in corso delle interlocuzioni". "L'ipotesi di
un raggiro sia nei confronti dei revisori dei conti sia nei
confronti di Anna Tornoni - ha poi sottolineato l'avvocato De
Matteis per quel che riguarda la posizione di Rolando - è del
tutto infondata. Lo dimostra la lettura delle carte".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA