"Mancano misure coerenti al ruolo
che il nostro settore ha e che gli viene pubblicamente
riconosciuto sul fronte sociale ed economico. Al di là della
necessità che ci sarebbe di far rispettare le regole prima di
inasprirle, noi accettiamo i provvedimenti ma se sono
accompagnati da misure compensative, senza le quali è
inaccettabile limitare le nostre attività". A lanciare il grido
d'allarme per il settore dei pubblici esercizi è il presidente
Fipe, Lino Stoppani, nell'incontro promosso con Ascom e Epat
Torino per riflettere sul nuovo Dpcm per il contenimento
dell'emergenza Covid e sulle "vere cause della mala movida".
Stoppani ricorda che "la perdita di fatturato stimata per il
periodo di lockdown e della lenta ripresa successiva è di 24
miliardi a cui si aggiungono 470 milioni al mese collegati ai
provvedimenti che alcune Regioni stanno adottando",
provvedimenti che per le associazioni di categoria sono
"inefficaci. Accanto a questi, poi - aggiunge - mancano misure
compensative che devono essere di tre tipi, provvedimenti
urgenti, di stimolo alla domanda e di stimolo agli
investimenti".
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