"Il ristoranti sono luoghi sicuri,
dobbiamo riaprire". Più di un slogan è un grido di dolore quello
che hanno lanciato i baristi e i ristoratori di Confesercenti
che hanno manifestato oggi pomeriggio, a Torino, in piazza
Castello davanti al palazzo della Regione Piemonte. Circa un
centinaio, sotto la pioggia, hanno chiesto di tornare a
lavorare.
Una delegazione è stata ricevuta dal prefetto di Torino,
Claudio Palomba, al quale è stato presentato un pacchetto di
proposte per la ripartenza del 2021. "Chiediamo che la
somministrazione possa riaprire con date e regole certe - dice
Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti - obiettivo è
quella della riapertura e senza limitazione dell'orario alle 18
di bar, ristoranti e degli altri locali, che sono chiusi dal 26
ottobre e non si sa quando riapriranno la sera, il periodo di
maggior lavoro per la maggior parte di noi".
Per Banchieri una fase di inattività così lunga è
insostenibile. "Ci devono essere condizioni diverse nel 2021 -
continua Confesercenti - Vogliamo meno costi d'azienda
altrimenti sarà impossibile onorare i debiti. Le parole chiave
per Banchieri sono "Decontribuzione, meno costi del lavoro e un
aiuto per gli affitti così ci sarà margine per pagare le
tasse".
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