"Oggi è il Piemonte a essere il
deposito nucleare nazionale: l'80% delle scorie italiane si
trova già in questo territorio, in quattro siti che sembrano
scelti apposta per essere i più pericolosi. Il deposito va
fatto, ma il Piemonte in questo campo ha già dato". Così il
presidente regionale di Legambiente, Giorgio Prino, intervenuto
anche a a nome di Pro Natura ai lavori del Consiglio regionale
aperto di oggi sul nucleare.
Il deposito nazionale - è l'opinione emersa da molti
interventi, fra cui quelli dell'Arpa, del Politecnico di Torino,
dell'Università del Piemonte Orientale, dell'Uncem - "deve
essere fatto soprattutto nell'interesse del Piemonte, proprio
perché è un territorio che ha già fatto la sua parte. E non
sarebbe male - è stato osservato - ottenere, in concomitanza con
il processo che è stato avviato per l'individuazione del
deposito, una bonifica definitiva dei siti piemontesi".
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