''Preoccupazione'' viene espressa da Confimi Industria, per le ripercussioni della crisi cinese sul settore manifatturiero italiano.
"La svalutazione dello yuan, manovra evidentemente predisposta per aumentare le performance della Cina su Cambogia e Vietnam, e il parallelo rafforzamento dell'euro, rischiano di avere degli esiti pesanti sul manifatturiero italiano aumentando il gap di competitività della Cina sull'Italia - afferma il presidente Paolo Agnelli -. A pagarne le conseguenza l'export del Made in Italy".
"Così - continua la nota della Confederazione dell'Industria manifatturiera italiana e dell'Impresa privata - rischiamo di veder sfumare quella timida ripresa che la nostra economia aveva appena conosciuto, dopo anni di crisi".
"Dobbiamo fare doppiamente attenzione, perché non è un problema solo italiano, ma riguarda la manifattura d'Europea, settore indispensabile per il benessere degli stati europei. È il momento - conclude Agnelli - che da Bruxelles si mettano in campo politiche di lungo respiro capaci di far fronte a quello che oggi sembra essere un vero e proprio effetto domino".
(ANSA).