(ANSA) - PORDENONE, 20 GIU - Giorni decisivi per il destino
della Camera di Commercio di Pordenone, sospesa tra l'esito
delle iniziative giudiziarie contro l'accorpamento con Udine e
intorno alla quale è sempre più intensa l'attività delle
associazioni di categoria che, di concerto con l'ente, stanno
preparando iniziative di mobilitazione incentrate sulla difesa
dell'autonomia del territorio.
La prima è in programma venerdì 22 giugno a Palazzo
Montereale Mantica. "Alla riunione sono state invitate le
istituzioni della provincia affinché la voce del territorio
pordenonese - precisa Michelangelo Agrusti, componente di giunta
e presidente di Unindustria Pordenone - possa portare a superare
questa situazione di prepotenza legittimata che va a cancellare
l'istituzione camerale pordenonese quale ulteriore passaggio
nella spoliazione del territorio". La seconda iniziativa è
prevista all'ex Convento di San Francesco, il 26 giugno.
"A questo ente - scrivono le associazioni in un appello
diffuso oggi - è intestata non solo l'erogazione di servizi
primari, la cui qualità è riconosciuta ai massimi livelli in
Italia, ma anche quella di finanziamenti che sostengono le
imprese, vivacizzano iniziative culturali (pordenonelegge.it) e
promuovono flussi di merci (Interporto Centro Ingrosso, di cui
la Camera è azionista di maggioranza), turistici o di business
da ogni parte del mondo (tramite la partecipata Fiera di
Pordenone). Ecco perché abbiamo bisogno di ogni singola voce del
nostro territorio per dire, tutti insieme, fianco a fianco, che
l'autonomia di questo ente e di tutto ciò che rappresenta - le
conquiste economiche e sociali degli ultimi 50 anni - non può
essere calpestata". (ANSA).