(ANSA) - BOLOGNA, 17 LUG - Crescita record di aziende giovani
nell'agricoltura, silvicoltura e pesca dell'Emilia-Romagna. Nel
primo trimestre 2018 hanno raggiunto il numero di 2.199 imprese,
con un aumento del 4,8% rispetto al primo trimestre dell'anno
scorso, raddoppiando perfino la crescita del 2,3% fatta
registrare in tutto il 2017. Emerge dall'analisi di Coldiretti
sui dati del registro delle imprese di Unioncamere e diffusa in
occasione del premio per l'innovazione di Coldiretti Giovani
Impresa Emilia-Romagna, che ha selezionato tra centinaia di
aziende le esperienze imprenditoriali più innovative del 2018,
dall'allevamento di animali da lana anallergica alle feste nei
campi di canapa, dagli orti coltivati via internet alla bava di
lumache per produrre creme per la salute e la cura del corpo,
dal food truck per cucinare il pesce in diretta nelle piazze di
paese alle erbe infestanti per lenire artriti e artrosi.
Nel primo trimestre di quest'anno - rileva Coldiretti
regionale - le imprese 'under 35' totali in Emilia-Romagna sono
risultate 27.681, con un calo di 1.125 aziende (-3,9%) rispetto
allo stesso periodo del 2017. I cali maggiori si sono avuti nel
settore delle costruzioni (-681 unità, -11,1%) dei servizi
(-473, -2,6%) e dell'industria (-72, -3,4%). In controtendenza
rispetto all'andamento prevalente sono cresciute solo le imprese
giovani dell'agricoltura, silvicoltura e pesca con 101 imprese
in più (+4,8%), a conferma dell'attrazione che le opportunità
offerte dal settore esercitano sui giovani. L'apertura di
aziende riguarda l'agricoltura e la silvicoltura (+74 imprese,
+4,4%), ma anche la pesca e l'acquacoltura (+32, +9,1%). Tra chi
fa dell'agricoltura una scelta di vita scommettendo sulla
campagna con passione e professionalità, la metà è laureata e
mediamente i giovani possiedono una superficie agricola
superiore del 54% e un fatturato più elevato del 75% rispetto
alla media, con il 50% in più di occupati per azienda. A
caratterizzare le imprese giovanili del settore è anche il fatto
che a quasi vent'anni dall'approvazione della legge che ha
rivoluzionato le campagne, la 228 del 2001 (conosciuta come
legge di Orientamento) fortemente sostenuta da Coldiretti, i
giovani hanno interpretato in chiave innovativa le opportunità
offerte dal mondo rurale, avviando attività che vanno dalla
trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta,
dall'adottare un albero o un animale all'agricoltura sociale,
dalla cura di parchi e giardini ai prodotti per il benessere e
la cura della persona.
"Abbiamo messo a disposizione dei giovani la grande
esperienza di Coldiretti - spiega il responsabile regionale di
Coldiretti Giovani Impresa, Andrea Degli Esposti - per sostenere
chi è interessato a impegnare il proprio futuro in agricoltura e
cogliere tutte le opportunità che la legge di Orientamento offre
alle aziende agricole per l'accesso ai finanziamenti e
consentire di superare le tante difficoltà burocratiche
nell'avviare una propria impresa". "I numeri in costante
crescita dei nuovi ingressi ci dicono che l'interesse dei
giovani verso la scelta imprenditoriale in agricoltura è un
fatto quasi epocale e non certo occasionale - aggiunge il
direttore di Coldiretti Emilia Romagna, Marco Allaria Olivieri -
per questo occorrono politiche da parte delle istituzioni, in
primis della Regione, che possano sostenere queste scelte e
consolidare le aziende giovani e innovative che costituiranno il
futuro produttivo ed ambientale del nostro territorio". (ANSA).