(ANSA) - GENOVA, 13 NOV - Il commercio è al primo posto,
seguito a ruota da industria e trasporti fra i settori più
danneggiati dal crollo di ponte Morandi. Secondo l'analisi della
Camera di commercio di Genova effettuata sulla base dei modelli
di segnalazione ricevuti dalle imprese, i negozi, che hanno
visto ridursi se non scomparire la clientela, sembrano i più
penalizzati, con 797 denunce danni presentate sulle 2.058 totali
per un importo complessivo di 121.104.653 euro su un totale di
422.104.708. Ma singolarmente si tratta di importi abbastanza
contenuti, il danno medio subito è infatti di 151.950 euro.
Nel complesso l'industria, che oltre ai danni indiretti ha
registrato anche quelli diretti a capannoni e strutture nella
zona rossa, ha presentato solamente 212 segnalazioni, ma per un
importo complessivo elevato: 117.636.816 euro (77.903.726 dei
quali subiti nelle zone arancione/rossa). E sale al primo posto
per il danno medio riscontrato per ciascuna azienda: 554.890
euro, che diventano 1.997.531 nelle zone arancione/rossa e
2.217.488 nel resto della provincia di Genova. Seguono i
trasporti e le spedizioni con 209 modelli e 95.013.318 euro di
danni complessivi, provenienti in larga parte da Genova città
(151 modelli per 68.819.702 euro). Per questo settore il danno
medio ammonta a 454.609 euro. Per le costruzioni il danno medio
subito è stato di 221.610 euro, quello complessivo di 41.219.636
euro. (ANSA).