(ANSA) - BOLOGNA, 17 GEN - Nel terzo trimestre 2018, rallenta
la crescita delle vendite all'estero dell'Emilia-Romagna (+5%),
risultate pari a 15.136 milioni di euro, secondo i dati Istat,
analizzati da Unioncamere Emilia-Romagna. Ma il dato è comunque
migliore di quello nazionale.
L'export italiano ha pure mostrato una tendenza positiva, ma
molto meno dinamica (+2,7%). L'Emilia-Romagna si conferma la
infatti terza regione per quota (13,6%), preceduta dalla
Lombardia (27,4%) e dal Veneto (13,7%) e seguita dal Piemonte
(10,5%). Tra gennaio e settembre le esportazioni della Lombardia
e dell'Emilia-Romagna sono aumentate molto rapidamente (+5,2 e
+5,1% rispettivamente), mentre quelle del Veneto hanno mostrato
una minore forza (+2,9%) e quelle dal Piemonte sono rimaste al
palo (+0,6%).
Il risultato regionale, spiega Unioncamere, è da attribuire
principalmente all'importante industria dei macchinari e delle
apparecchiature, che ha realizzato il 28,5% delle esportazioni
regionali, con un aumento delle vendite del 5,1%. Gli altri
contributi più rilevanti sono stati quelli forniti
dall'industria dei mezzi di trasporto (+8%), delle
apparecchiature elettriche, elettroniche, ottiche, medicali e di
misura (+9,7%) e della metallurgia e dei prodotti in metallo
(+8,4%).
Note dolenti e segno rosso per l'agricoltura, silvicoltura e
pesca (-3,3%), ma soprattutto dal più marcato arretramento
dell'export dell'industria ceramica e del vetro (-5,2%).
Nel terzo trimestre 2018 l'andamento positivo si è fondato
nuovamente sulla capacità di cogliere risultati positivi sui
mercati europei (+5%) e in particolare dell'Unione (+5,9%), e di
sfruttare una buona ripresa su quelli americani (+9,1%) a fronte
di una crescita più contenuta su quelli asiatici (+2,9%).
Sui singoli paesi si segnalano la buona crescita sul mercato
della Germania (+4,6%), che ha assorbito il 12,8% dell'export
regionale, la prosecuzione del boom delle vendite nel Regno
Unito (+15,5%) e l'ampia accelerazione delle vendite negli Stati
Uniti (+10,2%). Al contrario flettono le esportazioni verso il
Brasile e crollano quelle verso la Turchia (-26,7%). (ANSA).