(ANSA) - ROMA, 1 APR - Cosa ci dobbiamo aspettare dopo? Quali
saranno le condizioni economiche in cui ci troveremo a dover
ripartire? Il nuovo report della Camera di Commercio di Roma si
è concentrato su queste domande, ovvero sulle prospettive degli
imprenditori relativamente alle loro imprese e sulla situazione
economica complessiva di Roma e provincia nell'ipotesi di
superamento, nei prossimi mesi, dell'emergenza sanitaria.
La Camera di Commercio ha elaborato una quarta indagine che
offre un'analisi sull'impatto del Covid-19 sul tessuto
imprenditoriale locale. Più in generale, l'Osservatorio
predisposto dalla Camera di Commercio di Roma fornisce un
costante aggiornamento sull'evoluzione dei fatti, con
l'obiettivo di identificare le misure che meglio si prestano a
contenere il danno economico subito dalle imprese e studiare
strategie per un rilancio.
La Camera di Commercio di Roma ha costruito un panel di 500
imprese rappresentative delle attività economiche di Roma e
provincia. La quarta indagine è stata somministrata tra il 26 e
il 30 marzo 2020. Le imprese del campione hanno nel 67% dei
casi la sede nel comune di Roma e per il 33% dei casi nel resto
della provincia di Roma. L'84,6% delle imprese ha tra 0 e 9
dipendenti, il 12,6% ha tra 10 e 49 dipendenti e il 2,8% delle
imprese ha oltre 50 dipendenti.
Considerazioni generali
Tra le imprese prevale ancora un cauto ottimismo sulle
possibilità di ripresa dopo la fine dell'emergenza sanitaria. La
maggioranza degli imprenditori ritiene che la propria impresa
non necessiterà di profondi cambiamenti per ripartire. Più
pessimismo nel valutare, invece, la situazione generale
dell'economia romana.
•La maggioranza degli imprenditori ritiene possibile un ritorno
alla normalità della propria impresa, anche se in tempi lunghi.
Il 91,3% delle imprese pensa che si tornerà alla normalità. Di
queste il 71% pensa che dopo la fine dell'emergenza sanitaria si
potrà tornare alla normalità, ma solo lentamente e non prima di
un anno. Il 20% pensa, invece, che ci sono tutte le condizioni
per una ripartenza in tempi rapidi. Solo il 9% pensa che non
sarà più possibile tornare alle condizioni pre-pandemia.
•La maggioranza delle imprese effettuerà delle riorganizzazioni
utili a ripartire, ma non stravolgerà la propria organizzazione.
Il 51,5% delle imprese farà delle riorganizzazioni utili ad
affrontare meglio i nuovi scenari, il 27,3% potrà proseguire
come prima e solo il 21,2% necessiterà di profonde
riorganizzazioni.
•Gli imprenditori mostrano più pessimismo sulla situazione
generale dell'economia romana.
Un imprenditore su tre (il 34,7% del campione) pensa che dal
punto di vista del sistema economico capitolino, niente sarà più
come prima, 2 imprenditori su 3 (65,3%) pensano, invece, che ci
sarà un recupero, anche se per la quasi totalità (il 62,5%) il
ritorno ai livelli pre-emergenza sarà lento e graduale. Solo per
il 2,8% ci sarà un rimbalzo rapido.
"Un cauto ottimismo sulle prospettive di ripresa per la propria
attività imprenditoriale, una preoccupazione maggiore per la
situazione economica complessiva del territorio, fiaccato e
impoverito dalla violenza e dalla lunghezza dell'emergenza
sanitaria. Questo quarto report - spiega Lorenzo Tagliavanti,
Presidente della Camera di Commercio di Roma - mette in
evidenza, ancora una volta, la tenacia e il pragmatismo dei
nostri imprenditori. Imprenditori che non smetterò mai di
ringraziare perché fare impresa nel nostro Paese è comunque una
sfida difficile in condizioni normali e pensare di farlo dopo
questa terribile emergenza lo è doppiamente. Leggere che il
91,3% delle imprese pensa di tornare alla normalità, seppur in
maniera lenta e graduale, è un dato fondamentale e, in parte,
anche sorprendente. Sia chiaro - conclude Tagliavanti - la
situazione generale per le aziende resta difficilissima e senza
precedenti, ma è proprio grazie alla dinamicità, al carattere e
alla resilienza di migliaia di imprenditori, artigiani e
professionisti che risorgeremo. E' dovere imprescindibile di
tutte le Istituzioni supportare questo straordinario spirito
d'iniziativa con ogni azione possibile".
(ANSA)