(ANSA) - PISA, 18 SET - La dinamica dell'export di Pisa e
della provincia nel primo semestre dell'anno, come quella
regionale e nazionale, è condizionata dagli effetti economici
che l'emergenza Covid-19 ha avuto sulle esportazioni,
soprattutto ad aprile e nonostante la ripresa dei due mesi
successivi, la contrazione dell'export rimane molto ampia in
provincia di Pisa e si attesta al -20,4%. Lo rivela una nota
della Camera di commercio pisana precisando che la flessione
"si inserisce comunque all'interno di risultati non proprio
lusinghieri realizzati negli ultimi primi semestri".
"Salvo la farmaceutica e gli strumenti e apparecchi di
misurazione - spiega la Ccia - tutti i principali comparti
contribuiscono alla pesante flessione delle esportazioni pisane.
L'emergenza sanitaria colpisce duramente i principali settori
esportatori, primo fra tutti il cuoio che perde il 31,9%
spiegando ben -6,71 punti sui -20,39 della caduta complessiva
dell'export pisano. Il cuoio perde molto sui più rilevanti
mercati di riferimento come Francia (-44,2%), Hong-Kong
(-49,2%), Spagna (-33,9%) ma anche in Cina (-51,2%). Perdono
quota anche le vendite dirette in Germania (-32,5%) e Vietnam
(-20%). In controtendenza, tra i paesi più rilevanti, la
crescita segnata dal cuoio in Corea del Sud (+46,4%). Male anche
le calzature (-36,4%), che riducono di un terzo le vendite negli
Usa, del 64,8% in Svizzera e del 59,8% nel Regno Unito. Il
settore cicli e motocicli arretra del 17,1% frutto di dinamiche
contrastanti con forti flessioni in Europa (Spagna -36,3%,
Francia -13,6%, Regno Unito -40,9%, Svizzera -39,8%) che
superano i buoni risultati in Asia (Vietnam +43,4%, Cina +84,4%,
India +120,1%). Infine, perdono il 20% dell'export la chimica di
base e il 21,2% la meccanica" . (ANSA).