(ANSA) - PERUGIA, 12 DIC - Il "Giro d'Italia delle donne che
fanno impresa", per la partenza della sua dodicesima edizione,
ha scelto una data simbolo: il 25 novembre "Giornata
Internazionale contro la violenza di genere". Il via a Torino e
poi, una dopo l'altra dieci tappe che si sono snodate lungo un
percorso, da nord a sud, verso altrettante città sedi di Camere
di commercio.
Settima tappa a Perugia sotto l'egida della Camera di commercio
e del Comitato per l'imprenditoria femminile.
Ha introdotto e moderato i lavori Mario Pera, segretario
generale della Camera di commercio di Perugia, che ne riferisce
in un comunicato. Sono intervenuti: Giuseppe Tripoli segretario
generale di Unioncamere italiana, Loretta Credaro, presidente
della Camera di commercio Sondrio, che ha illustrato il quarto
Rapporto nazionale sull'imprenditoria femminile e Rosalba
Cappelletti, presidente del Comitato imprenditoria femminile
della Camera di commercio di Perugia. Contributi da Caterina
Grechi, presidente del Centro per le pari opportunità della
Regione Umbria e Luigi Pittalis, consulente aziendale.
Erano molto attese le considerazioni del sottosegretario al
ministero dello Sviluppo Economico, Gian Paolo Manzella,
intervenuto alla tappa di Perugia.
"Il tema dell'impresa femminile va rimesso al centro - ha
sottolineato Manzella - ci sono ancora troppo poche
imprenditrici in Italia. E troppo poche nei settori ad alta
tecnologia, quelli in cui il nostro Paese si gioca molta parte
del suo futuro".
Il spottosegretario - sempre secondo quanto riferisce il
comunicato - ha parlato di alcuni punti fermi per sostenere la
componente femminile del mondo imprenditoriale. "Il primo è il
rafforzamento degli incentivi alle imprese, in cui ai
tradizionali contributi per le Pmi a guida femminile si devono
affiancare strumenti di finanziamento per le startup.Vi è, poi
l'assistenza alle imprese, che deve vedere il sostegno a
incubatori e acceleratori specializzati, luoghi nei quali la
donna che decide di avviare un'impresa trovi aiuto, competenze,
indicazioni".
"Se il Recovery Fund è l'occasione per affrontare nodi da
troppo tempo irrisolti - ha concluso Manzella - quello
dell'imprenditoria femminile è uno dei più urgenti. Passa anche
da qui un'Italia più competitiva, più giusta, più moderna".
A detta del segretario generale della Camera di commercio di
Perugia, Mario Pera, "le donne stanno pagando il conto più
salato della crisi innescata dal Covid 19. Frenate dalla
pandemia nella voglia di mettersi in proprio, le donne d'impresa
mostrano una maggior necessità di supporto economico e
finanziario e sono meno fiduciose degli uomini su un rapido
rientro alla produttività pre Covid".
"Di fronte al Covid, molte aspiranti imprenditrici sono state
costrette a fermarsi e attendere un momento più propizio per
realizzare i propri progetti di impresa. Tra aprile e giugno di
quest'anno, secondo trimestre 2020, in piena pandemia - ha
ricordato Pera - le iscrizioni di nuove aziende con una donna al
comando sono scese in Umbria del 36,7%. Di poco migliore il
dato della provincia di Perugia: - 33,7% le iscrizioni rosa".
"Nonostante questo - ha ricordato Rosalba Cappelletti - in
Umbria le imprese femminili registrate sono 23.389, che pesano
per il 24,9% sull'imprenditoria locale, un tasso di
femminilizzazione tra i più alti d'Italia". "Gli obiettivi del
Comitato per l'imprenditoria femminile di Perugia - ha spiegato
- si sono sempre concentrati su alcuni filoni di intervento
quali la promozione di indagini conoscitive, per individuare i
principali ostacoli che frenano l'accesso delle donne al mondo
del lavoro e dell'imprenditoria in particolare, la promozione di
iniziative tramite appositi seminari formativi/informativi, la
partecipazione alle attività della Camera di commercio
nell'ambito dello sviluppo e qualificazione delle donne, specie
nel mondo scolastico e nella collaborazione con lo sportello
Nuove Imprese, la collaborazione con il Comitato Giovani
imprenditori sempre istituito presso la Camera di commercio di
Perugia".
"Le donne imprenditrici, pur nel mezzo di straordinarie
difficoltà - ha sottolineato Caterina Grechi - sono ancora una
volta le protagoniste del vero rilancio del nostro Paese, e per
questo ho inoltrato a tutti i Presidenti dei Centri di Pari
opportunità d'Italia l'invito a partecipare al Giro d'Italia
delle Donne che fanno impresa e caldeggiare l'ingresso di una
rappresentante dei Comitati pari opportunità all'interno dei
Comitati imprenditoria femminili di appartenenza".
Luigi Pittalis, esperto di gestione d'impresa e formatore
aziendale, ha presentato quattro indicazioni utili alle
imprenditrici che desiderino lanciare un proprio business o
migliorarne le probabilità di successo. Un percorso di immediata
applicabilità, utile a chiunque desideri verificare la
resistenza potenziale del proprio modello a eventuali cambi di
scenario. (ANSA).