(ANSA) - ANCONA, 01 GEN - Gino Sabatini, presidente della
Camera di Commercio delle Marche, interviene nel giorno in cui
entrano in vigore alcune norme bancarie in materia di crediti
deteriorati, "così inutilmente restrittive, che metteranno in
crisi anche le imprese sane impedendo il sia pur minimo
tentativo di recupero".
"Quella che da oggi si abbatte sulle nostre imprese, specie
quelle di più piccola dimensione, - afferma - è la quinta crisi
in poco più di 10 anni: è sinceramente troppo per sperare che il
nostro tessuto economico possa continuare a reggere e resistere.
Il Covid - aggiunge - ci stava imponendo di non essere più
semplicemente resilienti e di cambiare il modello marchigiano,
ma quello che si apre oggi rischia di essere l'anno della
chiusura definitiva".
In sostanza, spiega la Camera di Commercio, "per rischiare il
default si devono realizzare per 180 giorni consecutivi due
accadimenti in contemporanea: lo sconfinamento per 100 o 500
euro, a seconda che si tratti di persone fisiche o giuridiche, e
che la percentuale sia superiore al 5% rispetto all'ammontare
complessivo delle linee di credito concesse". L'altro aspetto
"ancora più serio per le nostre imprese", scrive Sabatini,
contenuto nelle nuove norme europee, "è che le banche avranno
l'obbligo di fare accantonamenti, in tre e sette anni a seconda
che ci siano o meno le garanzie, a copertura delle posizioni a
sofferenza".
"Questo, in un sistema bancocentrico qual è quello delle
Marche, - afferma ancora il presidente della Camera di Commercio
Marche - significa che le banche non avranno alcun interesse a
prestare denaro alle micro e piccole imprese: si tratterebbe di
cifre minime, che garantiscono bassa marginalità agli istituti
di credito, ma che sommate e coperte da accantonamenti
diventerebbero ingombranti e complicate da gestire".
L'appello di Sabatini va in due direzioni: "Il governo
nazionale deve velocemente tenere conto di questa situazione e
dei rischi che presenta, prevedendo incentivi fiscali che diano
forza e sostegno alle imprese, - auspica - mentre i nostri
parlamentari a Bruxelles mettano in campo, in maniera
bipartisan, proposte di buon senso che allentino questi vincoli,
che oggi sono inconcepibili e punitivi". (ANSA).